I maestri diplomati alle magistrali che non hanno partecipato alle sessioni di abilitazione o ai concorsi sono fuori dalle graduatorie a esaurimento per scuole materne ed elementari. Le Sezioni Unite civili della Cassazione hanno respinto il ricorso di un nutrito gruppo di maestri diplomati, confermando il pronunciamento del Consiglio di Stato arrivato alla fine del 2017. La Cassazione ha ritenuto “non esistente” l’abuso di potere giurisdizionale e la “lesione dei diritti fondamentali” denunciata dai ricorrenti. La decisione “rimane entro l’ambito di interpretazione e ricostruzione di una complessa normativa”.
“Per meglio precisare – si legge in un comunicato del sindacato Anief – la Cassazione non ha detto che le conclusioni del Consiglio di Stato siano corrette e condivisibili, ma ha ritenuto che la sentenza del più alto Consesso della Giustizia Amministrativa, essendo frutto di una mera interpretazione delle norme giuridiche, non determini un abuso del potere giurisdizionale”. “Non ci fermeremo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – La nostra azione di tutela non si esaurisce qui e agiremo su più fronti. Riteniamo vergognoso l’accanimento nei confronti di tanti docenti colpevoli solo di essere stati ingannati per anni dallo Stato italiano che ora continua a sfruttare la loro professionalità nelle scuole per assicurare il corretto svolgimento delle attività didattiche“.