Ammazzati a colpi di pistola nella loro auto in una zona di campagna, vicino a un distributore di carburante. Sono stati ritrovati nella frazione Apollinara, nel comune di Corigliano-Rossano, nel Cosentino, i cadaveri di due uomini vittime di un agguato, probabilmente riconducibile agli ambienti della criminalità organizzata calabrese.

Le vittime sono un sorvegliato speciale, Pietro Greco, 39 anni, di Castrovillari, e un imprenditore, Francesco Romano, di 44 anni, che risulterebbe incensurato. Greco, ritenuto un emergente nella criminalità organizzata locale, aveva precedenti penali per droga: nel 2010 venne arrestato nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di cocaina tra il Pollino e Rosarno.

Sul posto i carabinieri di Corigliano insieme al procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che sta coordinando le prime fasi dell’attività investigativa, destinata a finire alla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri.

Greco e Romano, secondo i primi accertamenti, sarebbero stati crivellati a colpi di kalashnikov e poi finiti con colpi sparati da una pistola calibro 9. Dalle prime risultanze e dalle modalità, a dire degli investigatori, si tratta di un omicidio di mafia. Il duplice omicidio potrebbe risalire alla serata di lunedì: ieri, infatti, i familiari dei due, separatamente, avevano denunciato il mancato rientro a casa dei congiunti. Nessuno, però, sapeva che si trovavano insieme. Perché lo fossero è quanto stanno cercando di accertare i carabinieri.

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