I medici le avevano diagnosticato una forma di tumore maligno al seno molto aggressiva e per questo si era sottoposta ad una doppia mastectomia e a diversi cicli di chemioterapia. Ma un anno dopo l’inizio delle cure l’ospedale si rende conto che c’è stato un errore e che la donna, madre di due bambini, in realtà non è mai stata malata. È la storia di Sarah Boyle, una 28enne britannica in cura al Royal Stoke University Hospital, come riferisce la Bbc: la struttura ha ammesso l’errore e ora va incontro a un maxi risarcimento nei confronti della donna che ha avviato un’azione legale.
“Gli ultimi anni sono stati incredibilmente difficili per me e la mia famiglia”, ha detto Sarah alla Bbc. “Sapere di avere un cancro mi sembrava orribile, ma ora, dopo il trattamento e la chirurgia, sentirmi dire che tutto questo non era necessario, è davvero un trauma enorme. Come se ciò non fosse abbastanza grave, ora sono preoccupata della possibilità di sviluppare davvero il cancro in futuro, a causa del tipo di impianti mammari che ho”.
La diagnosi rivelatasi poi errata di carcinoma mammario triplo negativo è arrivata alla fine del 2016, dopo che lei aveva avuto delle difficoltà nell’allattare il figlio appena nato. Dopo essersi sottoposta cicli di trattamenti estenuanti e importanti interventi chirurgici tra cui uno ricostruttivo del seno, nel luglio 2017 l’ospedale si è reso conto dell’errore dovuto, sostengono gli avvocati della Boyle, al fatto che un campione di biopsia è stato registrato nel modo sbagliato. “Una diagnosi errata di questo tipo è eccezionalmente rara e capiamo quanto sia stata devastante per Sarah e la sua famiglia. Si è trattato di un errore umano”, ha confermato un portavoce dell’ospedale universitario di North Midlands.