Dopo che durante la premiazione dei 400 stile libero Mack Horton si era rifiutato di salire sul podio, questa volta è il britannico a polemizzare per le accuse di doping che aleggiano sul cinese, vincitore del secondo oro nei 200 stile libero
Non è finita con il rifiuto di Horton a salire con lui sul podio la protesta contro il cinese Sun Yang ai mondiali di nuoto in corso in Corea del Sud. Dopo il gesto dell’australiano alla premiazione per i 400 metri stile libero, è toccato a quello dell’inglese Duncan Scott durante il podio dei 200 metri. Scott si è rifiutato di stringergli la mano, ma questa volta Sun non è stato calmo e ha risposto mandando a quel paese il collega di fronte alle telecamere di tutto il mondo.
Dopo il suo gesto, Horton aveva ricevuto la solidarietà degli altri nuotatori che lo avevano accolto con una standing ovation al villaggio degli atleti. Ma era stato anche ammonito dalla Federazione internazionale del nuoto (Fina) per il suo gesto. La seconda polemica ad opera di Scott verso il cinese mostra però l’insofferenza di almeno una parte degli atleti presenti, rispetto a una situazione che verrà chiarita solamente a mondiali finiti, quando arriverà la sentenza del Tribunale arbitrale dello sport sulle accuse di doping, prevista a settembre.
Intanto Sun conquista un altro oro, dopo la squalifica per falsa partenza del lituano Danas Rapsys. La gara dei 200 metri, che ha portato l’argento per il giapponese Katsuhiro Matsumoto e bronzo ex aequo per il britannico Duncan Scott e per il russo Martin Malyutin, lascia al quinto posto Filippo Megli che manca il podio per soli 4 centesimi. Non è stata comunque una giornata grigia per gli italiani nelle vasche dei mondiali, visto che è arrivato il primo oro azzurro nei 1500 stile libero di Simona Quadarella.