Elena ha voluto raccontare quanto accaduto per dare più visibilità possibile all'appello fatto da suo zio prima di suicidarsi
“Questa è la lettera che mio zio Vittorio ha lasciato a mia zia Clara (sorella di mia madre) ieri mattina sul tavolo prima di togliersi la vita”: queste le parole scritte da Elena Santarelli a commento di un post nel quale mostra il biglietto scritto da suo zio. “La Prader Willi mi ha consumato, distrutto senza forze, ora sento già il secondo mostro che si è impossessato di me – si legge nella lettera – Chiedo scusa alla mia famiglia (tutta) ma non ho la forza per affrontarlo. Mario prendi il comando e già so che lo farai, ciao, grazie Dani ciao Vale scusa, Lalla scusa ciao. Tommi Vittoria nonno va sulla luna. Ciao bambini, ciao studiate. Ciao a tutti quelli a cui ho voluto bene, amici cari. CHIEDO AI POLITICI DI FARE DI PIÙ PER LE FAMIGLIE CON “PERSONE CON HANDICAP”. Vittorio Bonaldo”.
Uno sfogo e un appello, quello del signor Bonaldo, che Elena ha pubblicato in modo da far si che possa arrivare a molte persone e anche agli stessi politici. Lo zio della conduttrice aveva una figlia 37 affetta dalla sindrome di Prader Will: “Da 37 anni era l’ombra di sua figlia, insieme a mia zia era un vero e proprio ‘care giver‘ e dedicava tutte le sue energie alla figlia malata – scrive Elena – Come tutti i care giver, ci si sente lasciati soli (non dalla famiglia). Pochi giorni fa aveva scoperto di essere affetto da una malattia, questo è il secondo mostro di cui parla: questo gesto che ha compiuto può essere giudicato come atto di vigliaccheria ma non è così“.