Il Movimento 5 stelle resta contrario al Tav. Lo ha ribadito subito il capo politico Luigi Di Maio, invocando il voto del Parlamento. Dopo la svolta sulla Torino-Lione annunciata dal premier Giuseppe Conte su Facebook spiegano che “dire no costerebbe più che completare” l’opera, le acque all’interno dei Cinquestelle restano però agitate. Il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra in un video su Facebook invoca chiarezza: “Prima il ‘mandato zero’ e poi la questione Tav, a me sembra che ci sia un pochino di confusione, che vorrei invitare a combattere facendo chiarezza, perché il M5s è nato per dire la verità“. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, tiene a sottolineare che “deciderà il Parlamento e il M5s dirà no”. “Il No è contro il buonsenso. Che la Tav sia utile la Lega lo dice da sempre. Che costi di più sospenderla che finirla è evidente”, dichiara Matteo Salvini fuori da palazzo Chigi.
“L’amarezza e la frustrazione sono legittime, spero che il Movimento 5 stelle sia coerente in Parlamento ma d’altra parte non abbiamo il 51%…“, evidenzia però la sindaca di Torino, Chiara Appendino: dopo l’annuncio di Conte, la tenuta della sua giunta è sempre più a rischio. Per i No Tav il voto delle Camere sarà addirittura “scontato” e questa posizione “è solo un tentativo dei Cinquestelle di salvare la faccia“. Gli attivisti contrari all’Alta Velocità hanno già annunciato una nuova grande manifestazione per il prossimo sabato pomeriggio: “Avanti con la lotta, in migliaia al cantiere“. Dichiarazioni che preoccupano in vista del fine settimana: “Qui in Val di Susa si respira, nella migliore delle ipotesi, aria di delusione. Questi stanno scherzando col fuoco. Io ho paura della violenza, ma questa è istigazione alla violenza“, dice l’ex sindaco di Venaus Nilo Durbiano, No Tav. “Credo che il M5s abbia deciso di scrivere il proprio testamento politico – aggiunge – La loro avventura è conclusa”. “Il Governo e il ministro Salvini non si rendono conto del disastro sociale che questa scelta comporterà”, conclude Durbiano. Il Movimento No Tav ha avvisato che il premier Conte “dimostra di non conoscere la nostra determinazione”.
Morra: “Siamo nati dicendo no, Tav è pura follia”
“Il Movimento 5 Stelle ha sempre detto che il Tav non va fatto. Nel contratto di governo è prevista una rivisitazione dell’opera”, ricorda a ‘Omnibus’ su La7 il ministro Bonafede. Che poi aggiunge: “Si vedrà in Parlamento quali sono le priorità delle altre forze politiche, se vogliono fare un favore ai francesi“. “L’opera era già stata decisa da precedenti governi – aggiunge il Guardasigilli – si deve tenere conto degli accordi che sono stati fatti con la Francia”. “Noi siamo il Movimento 5 stelle e dobbiamo ragionare con la nostra testa e non con le sirene del mainstream che condizionano i nostri pensieri”, è invece l’invito che arriva da Morra. “Siamo nati dicendo che il Tav non si sarebbe dovuto fare”, aggiunge, sottolineando che “quel Tav in Val di Susa è pura follia“. Presto “mi rivedrete con la cravatta no Tav”. Morra ricorda anche che “Beppe Grillo ha avuto anche un procedimento penale per la vicenda Tav e ha accettato il giudizio del magistrato, a differenza di altri che si sottraggono al giudizio di magistrati”.
Fraccaro: “Nessuna giravolta”. Taverna: “Io resto No Tav”
Nella serata di ieri il ministro M5s Riccardo Fraccaro aveva provato a frenare i dissidi: “Deciderà il Parlamento, non c’è nessuna giravolta”. Lo stesso concetto ribadito anche dal capogruppo Stefano Patuanelli e dal sottosegretario Stefano Buffagni che ha ricordato: “Il Parlamento è sovrano”. “Io rimango no Tav tutta la vita e non sono d’accordo con le parole di Conte secondo il quale ‘dire no costerebbe di più che proseguire l’opera’”, ha rivendicato Paola Taverna. Mentre le critiche più dure sono arrivate dal senatore Alberto Airola: “Non si è voluto sentire ragione, Conte è stato mal consigliato perché i modi per sospendere il Tav c’erano”.
No Tav: “Conte non conosce la nostra determinazione”
Avanti “con la nostra lotta popolare per fermare quest’opera inutile ed imposta. Lo faremo come abbiamo sempre fatto mettendoci di traverso quando serve e portando le nostre ragioni in ogni luogo di questo Paese che siamo convinti stia con noi”. Il movimento No Tav annuncia così una mobilitazione con migliaia di persone per sabato pomeriggio. “Dimostreremo fin da subito la nostra vitalità con il festival Alta Felicità che prenderà il via giovedì – si legge in un comunicato diffuso sul web – portando migliaia di notav nella nostra Valle, e che porteremo tutti insieme a vedere il cantiere sabato pomeriggio”. “Fermarlo è possibile, fermarlo tocca a noi!”, è l’impegno del movimento. Il premier Conte “dimostra di non conoscere la determinazione del movimento No Tav“. È la conclusione di un messaggio che sta circolando in queste ore sui siti web di area. Nel testo si legge fra l’altro che il presidente del Consiglio “sa che la Torino-Lione non serve a nulla“, “sa che si creerà un problema di ordine pubblico“, “ha ben chiaro” che “perderà tanti voti e rispetto politico” ma “non conosce la determinazione del movimento No Tav”.
No Tav: “Voto in Parlamento non basta a M5s per essere coerente”
“Ci chiediamo ora cosa faranno tutti quelli del Movimento 5 stelle che al parlamento si sono detti notav, ci chiediamo se avranno coraggio e coerenza o, come per altri punti politici tanto cari, che non si sono rivelati tali, faranno finta di niente tirando a campare. Ma per coraggio e coerenza non intendiamo la sceneggiata già pronta da tempo, e che la mossa di Conte conferma, di portare il voto in un Parlamento dove il voto è già scontato e dove il Movimento 5 stelle voterebbe contro, tentando di salvarsi la faccia dicendo ‘siamo coerenti, abbiamo fatto tutto il possibile'”. Lo scrive il movimento No Tav in una nota diffusa sul web. “Per noi non cambia assolutamente nulla”, fa sapere il Movimento No Tav, “perché sono 30 anni che ogni governo fa esattamente come quello attuale: annuncia il sì all’opera e aumenta il debito degli italiani facendo leva su un fantomatico interesse nazionale che non c’è e che nessuno dimostrerà mai”. “Noi faremo quello che abbiamo sempre fatto – continua il comunicato – convinti di essere dalla parte del giusto e dalla parte di quella maggioranza del Paese che dalla Torino-Lione non trarrà nessun vantaggio, ma un danno economico e ambientale che pagheremo tutti. Conte e il governo che presiede saranno gli ennesimi responsabili di questo scempio economico, politico ed ambientale”.