“Questa operazione di Conte sul Tav è un giochetto politico di bassa lega, un vero voltafaccia, un grande regalo a Salvini in un momento in cui il ministro dell’Interno è in difficoltà. E proprio perché è in difficoltà, potrebbe essere tentato da far saltare il banco. Questo è un governo morto che non muore. E in questa sospensione produce grandi danni, in primis alla Val di Susa“. Sono le parole del politologo Marco Revelli, nel corso di Coffee Break, su La7.
Il docente universitario spiega: “Conte ha usato argomentazioni che non hanno una reale base giuridica. Non è vero che dovremmo pagare alla Francia penali altissime, visto che non è previsto da nessun accordo, né da nessun documento con valenza giuridica. E’ solo una questione politica. Il ministro Toninelli? Credo che abbia fallito su tutta linea. Quest’anno di governo per lui è stato disastroso, ha infilato una gaffe dietro l’altra, non ha mantenuta una posizione che sia una. Ha anche appoggiato la sciagurata politica di chiusura dei porti. Insomma, ne dovrebbe trarre le conseguenze”.
Revelli, infine, si pronuncia sul futuro del M5s, facendo anche riferimento al ‘mandato zero’ annunciato da Di Maio: “Questa posizione di Conte sul Tav è una pietra tombale sul Movimento, un taglio della radice principale del M5s, che è nato per dare voce ai territori. E oggi i territori scompaiono da questo scenario. Pensare che ci si possa inventare politici è una illusione dei movimenti populisti. I problemi di Di Maio sono tipici di un movimento populista che, nel momento in cui deve misurarsi con le questioni del governo, crolla, perché non è in grado di farlo“.