Cronaca

Lega, università di Londra annulla la presentazione del libro di Altaforte su Salvini: “Contrasta con politica antidiscriminazione”

La presentazione del volume era prevista alla London Metropolitan University di Londra, giovedì pomeriggio alle 18 ora italiana ma è saltata poche ore prima dell'inizio, come ha fatto sapere la stessa autrice all'Adnkronos

Dopo l’esclusione dalla casa editrice Altaforte dal Salone del Libro di Torino arriva un nuovo stop, stavolta Oltremanica, alla casa editrice e al libro intervista di Matteo Salvini, “Io Sono Matteo Salvini” firmato dalla giornalista Chiara Giannini. La presentazione del volume era prevista alla London Metropolitan University di Londra, giovedì pomeriggio alle 18 ora italiana ma è saltata poche ore prima dell’inizio, come ha fatto sapere la stessa autrice all’Adnkronos. Una decisione che, ha spiegato un portavoce dell’ateneo, è stata presa perché “la casa editrice è in contrasto con la nostra politica antidiscriminazione“.

Una spiegazione che non ha convinto la giornalista, che sostiene invece che la London Metropolitan University ha preso questa decisione dopo aver saputo che il libro “era stato censurato in Italia“, al Salone di Torino. “Altaforte presenterà una richiesta di risarcimento danni – ha fatto sapere Giannini – e mi accoderò a questa richiesta di risarcimento. E’ una cosa vergognosa ed è l’effetto della censura attuata dal Salone del Libro – ha aggiunto -. Ci censurano in Italia e passa il messaggio anche all’estero, è vergognoso che la presentazione del libro-intervista al ministro dell’Interno venga cancellata”.

“I ragazzi della Lega nel mondo e dell’associazione locale di ragazzi italiani ‘The Vortex Londinium’ avevano organizzato la presentazione del libro per oggi in una sala della London Metropolitan University di Londra alla presenza mia e dell’editore Francesco Polacchi – ha spiegato ancora Chiara Giannini -. Sembrava tutto a posto fino a due ore fa, quando una manager dell’università è venuta a dirci che non possiamo presentare il libro perché sostiene che, in base al loro regolamento, non si può presentare un libro che può danneggiare il buon nome dell’università“.