Google ha accettato di pagare 13 milioni di dollari per chiudere la causa legale in cui era accusata di raccogliere illegalmente informazioni private mediante il suo progetto Street View. Ora la bozza d’accordo è al vaglio del giudice, che potrebbe chiudere così la causa in corso dal 2010 per violazioni della privacy. Ricordiamo che Street View è una funzione che consente agli utenti di interagire con immagini panoramiche di luoghi in tutto il mondo. L’azione legale è iniziata con la denuncia di diverse persone i cui dati sono stati raccolti senza autorizzazione: le auto di Street View che fotografavano i quartieri delle città raccoglievano anche mail, password e altre informazioni private tramite le reti Wi-Fi.
Google imputò l’accaduto a un errore, gli investigatori scoprirono tuttavia che gli ingegneri di Google avevano creato un software apposito da installare sulle auto di Street View, e che quindi la raccolta dati avvenuta fra il 2007 e il 2010 fu intenzionale.
Nel 2013 Google chiuse una controversia legale per lo stesso motivo, presentata da 38 Stati, pagando 7 milioni di dollari. Oltre alla parte economica, l’accordo prevedeva che Google distruggesse i dati raccolti tramite Street View e avviasse una campagna mediatica per insegnare alle persone come proteggere i propri dati dallo snooping wifi, ossia l’azione che era stata intrapresa dalla stessa Google. Ovviamente l’azienda aveva già interrotto la raccolta di dati tramite i veicoli.
Stando a quanto riportato dall’emittente CNN, L’accordo oggetto di questa notizia prevede clausole analoghe: Google dovrebbe distruggere tutti i dati ancora in suo possesso e ottenuti tramite Street View, accettare di non utilizzare più Street View per raccogliere dati dalle reti Wi-Fi, se non con esplicito consenso, e creare pagine Web e video che insegnano alle persone come proteggere i propri dati.
Google non ha rilasciato commenti sull’accordo. Fra le 2007 e oggi le leggi per la tutela della privacy sono cambiate molto: ora sono molto più restrittive e severe (basti pensare al GDPR), il che dovrebbe essere una garanzia sul fatto che non si ripeteranno gli stessi errori. Oltre agli Stati Uniti, la violazione di privacy con Street View è stata oggetto di indagini anche in Italia, Regno Uniti e altri paesi. Non esclude che ne saranno commessi altri, l’attenzione deve restare alta.