“Siamo e resteremo sempre contrari al Tav perché è un’opera inutile che sarà un regalo alla Francia per 2,2 miliardi di euro. Ma siamo minoranza“. A rivendicarlo il vicepremier Luigi Di Maio, davanti al ministero del Lavoro, dopo le polemiche interne al gruppo M5s e le critiche di chi, come il senatore Airola, parla di resa e “imbroglio”. “Abbiamo seguito logicamente quello che abbiamo sempre detto. Ma noi al Governo ci stiamo col 33%, non col 51%. Chi ci volta la faccia lo dice senza memoria e senza avere mai avuto una faccia. Ricordo che il Pd di Renzi come la Lega sono stati no Tav in passato, e noi restiamo no Tav, è colpa nostra che abbiamo il 33%? Tutti i partiti che sono stati no Tav hanno cambiato idea e ora danno la colpa a noi del fatto che non si ferma? È una follia”, si è difeso Di Maio. Per poi aggiungere: “Chi vuole aprire la crisi lo vuole perché non vuole il taglio dei parlamentari a settembre. Ci stanno provando in tutti i modi per buttarci giù”
Articolo Precedente

Sergio Mattarella parla alla cerimonia del ventaglio: “Saggio dialogare con Ue, senza non c’è futuro”. Al governo: “Serve collaborazione”

next
Articolo Successivo

Salvini: “Sbloccati 50 miliardi di opere. Mi piace governo che fa, non quello che litiga”

next