Nelle costruzioni la dinamica positiva è trainata dal recupero dei giudizi sugli ordini. Il recupero dell’indice per i consumatori è determinato soprattutto dalla componente economica e da quella futura
Dopo la discesa di giugno, a luglio l’Istat stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 109,8 a 113,4. Anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese si registra una dinamica positiva (da 99,3 a 101,2). Il recupero dell’indice di fiducia dei consumatori è determinato soprattutto dalla componente economica – il rispettivo clima passa da 121,4 a 129,7 – e da quella futura per cui l’indice passa da 112,6 a 117,4. Anche il clima personale e quello corrente migliorano passando, rispettivamente, da 105,6 a 108,0 e da 107,6 a 111,1.
Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia registra una lieve flessione nel comparto manifatturiero (da 100,7 a 100,1) ed è in risalita in tutti gli altri settori: nelle costruzioni l’indice aumenta da 140,9 a 142,8, nei servizi sale da 98,9 a 100,1 e nel commercio al dettaglio cresce da 105,2 a 109,9. Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nell’industria manifatturiera si rileva un peggioramento solo dei giudizi sugli ordini mentre le attese sulla produzione e i giudizi sulle scorte sono in miglioramento. Nelle costruzioni la dinamica positiva dell’indice è trainata dal deciso recupero dei giudizi sugli ordini. Con riferimento al settore dei servizi e del commercio al dettaglio, si segnala il miglioramento di tutte le variabili che compongono l’indice di fiducia.