Un lago dalle acque di un azzurro cristallino, quasi irrealistico. E infatti a dare quel colore brillante alle sue acque sono le sostanze tossiche che vi si trovano disciolte dal momento che si trova in una cava abbandonata in quella che un tempo era una miniera di tungsteno (sostanza usata per produrre le lampadine), sul Monte Neme, nella “Chernobyl della Galizia”, come è stata soprannominata quella zona della Spagna. Questo però non è bastato a fermare alcuni turisti disposti a tutto pur di ottenere lo scatto perfetto da pubblicare su Instagram per fare incetta di like che, ignorando i pericoli, si sono tuffati in quelle acque contaminate e hanno pubblicato poi gli scatti sui social.
Poco dopo essere entrati in contatto con quell’acqua però, hanno iniziato a sentirsi male, con attacchi di vomito e diarrea e sfoghi cutanei, motivo per cui sono stati ricoverati in ospedale. Secondo quanto riferisce l’Independent che cita i media locali spagnoli, diverse persone sono state ricoverate nelle ultime settimane con “danni alla pelle e all’apparato digerente” dopo che avevano visitato il Monte Neme. Così, un medico dell’ospedale universitario di Coruña ha avvertito dei rischi che si corrono a bagnarsi nel lago: una breve esposizione causerà molto probabilmente irritazione agli occhi e alla pelle, ma passare più tempo nell’acqua contaminata e ingerire le tossine potrebbe causare problemi molto più seri di stomaco, come vomito e diarrea.
Visualizza questo post su Instagram
Visualizza questo post su Instagram