A Milano, per alcune settimane, ci sarà un solo aeroporto. Attesi 25mila passeggeri in più al giorno. Nel giorno del debutto fila scorrevole ai controlli di sicurezza, Trenord premiata dalla scelta di raddoppiare i convogli. Solo qualche criticità nell'accesso auto dello scalo per un temporale improvviso
Il grande esodo verso Malpensa è ufficialmente iniziato e almeno nelle prime ore di questo particolare D-Day, complice l’assenza dei pendolari del cielo, la macchina organizzativa di Sea sembra girare. Da oggi, e per almeno tre mesi, Milano avrà un solo aeroporto. Con il trasloco delle attrezzature avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 luglio, che ha visto 300 mezzi tra carrelli, scalette e generatori spostati a Malpensa con un convoglio speciale, Linate ha definitivamente chiuso i battenti. L’ultimo aereo è decollato da Forlanini alle 23 e 20 in direzione Palermo, un vettore Alitalia che fino al 27 ottobre partirà da Malpensa, insieme ad altri 200 voli giornalieri che la compagnia di bandiera ha spostato sullo scalo di Varese e che contribuiranno in gran parte all’aumento del traffico totale previsto: 25mila passeggeri in più al giorno, con 6mila movimenti e 800mila persone trasportate ogni settimana.
L’esodo è iniziato ufficialmente alle 6 e 35 del 27 luglio, quando il primo volo “trasferito” da Linate a Malpensa è partito in direzione Roma Fiumicino. Per il primo giorno, Sea aveva sollecitato i passeggeri a presentarsi in aeroporto con largo anticipo, in particolare per i voli intercontinentali. Una richiesta che in tanti hanno accolto e che ha permesso di assorbire senza disagi la prima ondata di traffico, tra le 7 e le 11: solo in questa fascia, tra partenze e arrivi, ci sono stati 250 movimenti su Malpensa (+43% rispetto allo stesso periodo del 2018), mentre ai filtri di sicurezza sono transitate 19mila persone. Oggi, in totale, sono attesi circa 800 voli e 110mila passeggeri. La compagnia più coinvolta è ovviamente Alitalia, che solo nella giornata di oggi ha spostato su Malpensa 170 voli, oltre ad aver trasferito a Varese 100 lavoratori del personale di terra e una cinquantina di addetti alla manutenzione. Saranno oltre 700 i piloti e assistenti di voli che per questi tre mesi graviteranno su Malpensa, dove faranno base 16 aerei di Alitalia.
Ai check-in la coda più lunga è stata quella dell’area 7-8, all’interno dell’isola gestita da Alitalia al Terminal 1, il più importante di Malpensa, mentre ai controlli di sicurezza la fila è stata scorrevole e l’attesa non è andata oltre a qualche minuto: il tempo massimo, ha fatto sapere Sea, è stato di 4 minuti e 11 secondi, addirittura meglio rispetto alla rilevazione di sabato scorso, quando era stata di 11 minuti. “Malpensa ha retto alla prima prova, quella del fuoco”, ha detto Armando Brunini, amministratore delegato di Sea. “La risposta positiva a questo balzo avvenuto in un solo giorno, considerando anche l’utilizzo di attrezzature nuove e personale non abituato a Malpensa, è un risultato importante e dimostra che questo aeroporto può avere grandi ambizioni in termini di crescita”.
Qualche criticità si è registrata nell’accesso auto allo scalo, con le rampe di ingresso dell’aeroporto, in particolare al terminal 1, dove questa mattina anche a causa di un temporale improvviso si è creata una fila di macchine di un centinaio di metri: “Dobbiamo monitorare con attenzione la viabilità, anche se è un tema che riusciamo a gestire solo indirettamente, ma quella è sicuramente un’area di possibile miglioramento”, ammette Brunini. “Siamo solo all’inizio, dovremo reggere questi ritmi per i prossimi tre mesi: ci saranno difficoltà, le mettiamo in conto, ma la partenza ci rende fiduciosi”.
Anche l’altro nodo cruciale di questo trasferimento, quello dei collegamenti tra la città e lo scalo di Varese, una novità soprattutto per i milanesi che da sempre gravitano su Linate, non ha dato grandi problemi. Trenord è stata premiata dalla scelta di raddoppiare i convogli mantenendo lo stesso numero di corse: sui primi cinque Malpensa Express della giornata hanno viaggiato in media 250 persone, trasportate senza problemi grazie a carrozze da 460 posti (prima erano 230). Appena più bassi i numeri di Cadorna, scalo utilizzato soprattutto da chi vive a Milano, dove l’affluenza media questa mattina era intorno ai 200 passeggeri. Un disagio, a sentire le lamentele di diverse viaggiatori, è stato creato dall l’impossibilità di acquistare i biglietti online nella giornata di ieri.
In pochi sembrano invece essersi affidati all’autobus: “A noi sembra una giornata come le altre per ora, nonostante la chiusura di Linate”, raccontavano questa mattina i responsabili delle principali compagnie, che partono fuori dalla stazione Centrale, un collegamento ogni dieci minuti. “Le corse non sono piene, siamo sulle 30 persone in media, anche se alcuni mezzi sono partiti con meno di dieci passeggeri a bordo. Il sabato non è un giorno particolarmente affollato in generale, nonostante il periodo estivo, ma oggi è anche peggio. Molti hanno preferito la macchina”. E ancora non decolla il servizio di taxi sharing, nonostante gli sforzi di un facilitatore di Sea che all’uscita dalla stazione ha il compito di formare gruppi di persone interessate ad andare in taxi a Malpensa, usufruendo della tariffa fissa di 95 euro. Intorno alle 10 ancora nessun viaggio: “È il primo giorno, siamo ancora un po’ smarriti anche noi”, conferma un gruppo di guidatori al riparo dalla pioggia battente che questa mattina si è abbattuta su Milano. “Per il momento a noi sembra tutto come sempre, questo servizio forse ha bisogno di più tempo”.