Politica

Bibbiano e non solo, via la politica dalle questioni sanitarie

Un partito politico viene accusato di “voler togliere i bambini alle famiglie per darli in affido, per denaro, a coppie omosessuali”, mentre l’altro partito riceve l’infamante controaccusa di “voler annullare tutti gli atti degli assistenti sociali per ridare i bambini ai genitori che ne abusano”. Il tenore dei commenti sui social è più o meno questo.

Negli anni ho assistito a situazioni in cui questioni sanitarie sono state strumentalizzate e rese politiche. Ricordo il caso Di Bella, con una terapia antitumorale che era salvifica per i partiti di destra, mentre da rigettare per quelli di sinistra. Anche il metodo Stamina venne strumentalizzato in modo politico, così come più recentemente l’uso dei vaccini nei bambini e ora il delicato problema del controllo sulle famiglie denunciate per abusi sui figli. La politica quando interviene e si immischia in queste questioni prende una posizione assoluta e, cascasse il mondo, non muta orientamento.

Le questioni sanitarie sono troppo serie per essere strumentalizzate e non si deve assolutamente trattare ogni caso in modo grossolano. Ad esempio nella situazione dei bimbi tolti alle famiglie occorrerà valutare caso per caso, per non incorrere nell’errore di tornare a mandare bambini innocenti nell’inferno di famiglie che ne abusano. Allo stesso tempo il tribunale accerterà se gli operatori hanno commesso errori o addirittura reati penali a fine di lucro.

Tutto questo prendere posizioni apodittiche, senza la minima consapevolezza delle conseguenze, è un atteggiamento che soddisfa la voglia di apostrofare il nemico politico come mostro. I veri mostri sono però proprio coloro che con tanta superficialità si accusano vicendevolmente senza interrogarsi sulla complessità del problema. Non ho mai svolto questo lavoro ma credo che dover decidere, dopo una segnalazione/denuncia, se lasciare o togliere un bimbo a una famiglia in cui ci sono dubbi di abusi sia molto, molto difficile. Per questo in questi casi solitamente intervengono più assistenti sociali e psicologici, per poi lasciare la decisione ultima a un giudice che si può avvalere di periti specializzati coadiuvati da periti di parte.

Bisogna che la politica esca dalle questioni sanitarie! Smettetela, fino a che siamo in tempo, di aizzare la rabbia sopita del popolo su questioni che non conoscete e che, per la loro delicatezza, toccano l’intimità delle persone.