A chiedere l’eutanasia legale “è il 93% degli italiani, un dato mai registrato prima d’ora”. Così l’Associazione Luca Coscioni commenta quanto emerge da una ricerca Swg, commissionata dall’associazione, su un campione di 1000 soggetti di tutte le fasce di età. “Inoltre, dalla survey è emerso un altro dato estremamente significativo sull’attuale atteggiamento dei grandi media nei confronti di un tema così popolare – prosegue l’associazione – addirittura il 48% dichiara di non aver avuto alcuna notizia dell’ordinanza emessa dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre, che ha rilevato l’assenza di una adeguata tutela nell’assetto normativo che riguarda il fine vita, dando tempo al Parlamento fino al 24 settembre 2019 per approvare una legge sull’eutanasia“.
L’Associazione Luca Coscioni ha organizzato per il 19 settembre a Roma una grande manifestazione con un concerto gratuito per chiedere un segnale del Parlamento. “Ci saranno i parenti di chi negli anni passati ha combattuto pagando sulla propria pelle la mancanza di una legge sul fine vita e personaggi del mondo dello spettacolo (in via di definizione) – sottolinea l’associazione – uniti nel chiedere la convocazione straordinaria del Parlamento, che secondo quanto indicato dalla Consulta, dovrà colmare il vuoto di tutele sul tema del fine vita attualmente presente nella nostra Costituzione entro il 24 settembre. A lanciare la manifestazione anche un videomessaggio di Marco Cappato: “Dj Fabo ha commosso l’Italia, la Corte Costituzionale ha chiesto una legge, ma il Parlamento non si è mosso. Ci troveremo per una grande manifestazione-concerto, il 19 settembre a Roma, per chiedere al Parlamento di farsi vivo finalmente, dopo sei anni dal deposito della legge per l’eutanasia legale. Per essere liberi fino alla fine. Fatti vivo anche tu!”. “Per quasi 6 anni il Parlamento non ha voluto discutere la nostra proposta di legge per l’eutanasia legale – spiega Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni – Da ottobre scorso i Parlamentari non sono stati in grado nemmeno di corrispondere alla sollecitazione della Corte costituzionale. Senza il coraggio di persone come Piergiorgio Welby e DJ Fabo, neanche la legge sul testamento biologico sarebbe stata possibile. Abbiamo dunque deciso di tornare in quella stessa piazza dove 13 anni fa si era svolto l’ultimo saluto a Piergiorgio Welby, dopo il rifiuto del funerale religioso da parte del Vaticano, per richiamare l’urgenza di una legge che riconosca il diritto a vivere liberi fino alla fine“