A volte i simboli sono più importanti delle cose in carne ed ossa. Ci definiscono, diventano la nostra arte, sono i parafulmini che incanalano l’energia della gente, sono la nostra ispirazione.

La rapida vittoria di 26.458 persone per garantire che il volto della famosa giornalista antimafia Federica Angeli venga riportato sul murale di Ostia può sembrare una piccola cosa, ma è un microcosmo della lotta popolare contro corruzione, mafia e codardia istituzionale.

Il Municipio Roma X ha reagito alla provocazione di CasaPound – che aveva oscurato il volto della Angeli, chiedendo di togliere il volto perché lei era un personaggio “divisivo”. Certo, la verità può davvero essere divisiva. Divide la società in coloro che lavorano per il bene pubblico e in coloro che difendono gli interessi corrotti. Può rivelare chi è da che parte della linea. Se sei con le forze della violenza, della corruzione e dell’esclusione, ovviamente vuoi nascondere la verità, quasi letteralmente, bloccandola con una vernice spessa.

Federica Angeli è stata scelta come personaggio di spicco da inserire nel murale, selezionata da 1000 studenti in 10 scuole superiori nell’ambito di un progetto guidato dagli stessi studenti. La volontà di questi studenti fu inizialmente ignorata dal Municipio Roma X, spinto dal defacement di CasaPound. Questa è una lezione per i giovani: i gesti violenti possono intimidire i funzionari. Ma la lezione più importante è che queste forze di codardia e repressione della libera espressione possono essere sovrastate da una protesta pubblica di massa – da parte di persone che stanno insieme per sostenere chi dice la verità e onorare i nostri veri eroi, i simboli importanti delle nostre lotte collettive in favore di ciò che è giusto.

“Se continui a scrivere articoli su di noi, ti spareremo in testa. Non vincerai mai contro di noi”. Nel 2013, la mafia romana ha indirizzato queste minacce alla Angeli, che attualmente vive sotto la protezione della polizia a causa dei suoi report investigativi. La Angeli era già abituata ai tentativi di zittirla e nasconderla. Non l’hanno spaventata e non hanno spaventato Debora Attanasio, che ha avviato la petizione per mantenere la faccia della Angeli sul murale.

Nel giro di pochi giorni, la petizione dell’Attanasio è esplosa su Twitter; grazie a questa pressione, il Comune di Ostia ha rilasciato una dichiarazione pubblica: i graffiti di Federica Angeli rimarranno sui nostri muri pubblici.

Non è la prima volta che gli italiani hanno dovuto alzare la voce in difesa di coraggiosi giornalisti che si oppongono alla mafia. All’inizio di quest’anno, una protesta pubblica ha assicurato che Sandro Ruotolo avrebbe conservato la sua scorta di polizia, con oltre 20.000 persone in difesa su Change.org. Le persone hanno anche reagito alle velate minacce contro Roberto Saviano. Gli italiani hanno anche dimostrato il loro impegno per la giustizia per giornalisti oltre confine, tra cui la famosa giornalista maltese anticorruzione Daphne Caruana Galizia che è stata assassinata nell’ottobre 2017.

Nel comunicare la vittoria, Debora Attanasio ha dichiarato: “Grazie a tutti per la vostra firma sulla petizione che chiedeva di ripristinare il volto della giornalista simbolo contro le mafie romane. Il municipio ci ha ripensato e Federica Angeli sarà in un disegno tutto nuovo. Grazie ancora a tutti per aver dimostrato che uniti si vince”. Evidentemente la presunta “divisiva” giornalista Federica Angeli – insieme a giornalisti “divisivi” come Ruotolo, Saviano e Caruana Galizia – sono pericolosi per le forze corrotte perché dimostrano quanto unite le persone lo siano davvero.

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