Il Tav? È una bidonata con costi enormemente superiori ai benefici. Il M5s, sin dalla nascita, è sempre contrario all’opera. Chi ha cambiato idea è la Lega, perché io ricordo perfettamente sindaci leghisti contro e lo stesso Salvini schierato No Tav. È, quindi, Salvini a dover spiegare alla gente e al proprio elettorato sulla base di quali elementi abbia cambiato idea”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Barba & Capelli”, su Radio Crc, dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.


E spiega: “Si tratta di un’opera di cui si parla da 30 anni e che vedrà la luce tra 20 anni, cioè quando chissà quali innovazioni tecnologiche ci saranno. Come può essere conveniente il Tav se anche gli ingegneri dei trasporti ci hanno detto che non sarà utile, né servirà? Naturalmente avremmo preferito utilizzare quei fondi per opere sul territorio e per la manutenzione. Conte non è Sì Tav. Lui tiene insieme l’interesse collettivo e, siccome col dossier sul Tav abbiamo fatto un lavoro approfondito con cui abbiamo spiegato anche alla Commissione Europea che l’opera non era così conveniente, soprattutto per gli interessi economici italiani, la Ue ha promesso molti soldi in più – continua – Hanno avuto uno slancio, parlando di cofinanziamento europeo anche per la tratta esterna. Quindi, Conte ha fatto questa analisi di interesse generale, ma questo, al contrario di quanto affermano erroneamente tanti, anche giornalisti, non cambia affatto l’analisi costi-benefici, che rimane negativa, perché ti dice che i costi ambientali, i costi sociali, i costi trasportistici sono negativi. Quello che cambierebbe ora, nel caso in cui le promesse della Commissione Europea fossero mantenute, è che chi paga quei costi non sono solo gli italiani, ma anche la Ue. Ma non possiamo cambiare idea su una opera che rimane comunque negativa e sbagliata“.

Diversa è la posizione di Toninelli sull’Alta Velocità Napoli-Bari: “Polemiche sulla realizzazione di questa opera non sono venute fuori semplicemente perché serve, perché è una tratta nazionale e perché non si fanno favori enormi ad altri Paesi, come con la Torino-Lione alla Francia, che paga molto di meno rispetto all’Italia, nonostante sia proprietaria della maggior parte della tratta in galleria. In questo caso, inoltre, le analisi costi-benefici sono positive, di conseguenza il governo ha finanziato l’opera e io stesso sto seguendo passo dopo passo l’evoluzione del cantiere, perché venga fatto tutto bene e velocemente”.

Circa la tenuta del governo, il ministro M5s osserva: “Con la Lega abbiamo un contratto di governo che in un anno ci ha permesso di fare tante cose importanti, nonostante le differenze fortissime, che ben conoscevamo prima di questo accordo. Se la Lega è disposta a fare le cose per bene, con indipendenza e con l’unico faro dell’interesse generale, io, nonostante le differenze, penso che potremo andare avanti fino alla fine della legislatura“.

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