Cambia il difensore di Christian Gabriel Natale Hjorth, uno dei cittadini americani fermati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Si tratta di Francesco Petrelli, già legale di Francesco Tedesco, il carabiniere imputato di omicidio preterintenzionale nella vicenda di Stefano Cucchi e che ha accusato gli altri due militari coimputati nel processo del pestaggio del geometra romano morto nel 2009.
Intanto tra i militari dell’Arma, secondo le agenzie di stampa, è partita una una vera e propria caccia all’uomo per identificare il collega che ha scattato la foto all’indagato ammanettato e bendato nella caserma del Nucleo Investigativo di via In Selci e che l’ha divulgata nel gruppo whatsapp scatenando l’indignazione dell’opinione pubblica. Oggi sul punto sono interventi anche gli inquirenti durante la conferenza stampa indetta per rispondere alle domande dei giornalisti sui vari passaggi della notte in cui il 35enne vicebrigadiere è morto accoltellato: le indagini procedono per arrivare ai responsabili “in modo tempestivo” ha assicurato il procuratore facente funzioni di Roma, Michele Prestipino, ma basta “ombre”, ha detto il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Gargano che esprime “disappunto e dispiacere” per i tanti commenti e dubbi sollevati sul caso.
Agli arrestati sono state assicurate tutte le “garanzie difensive, la presenza dei difensori e degli interpreti. Gli interrogatori sono stati registrati” ha assicurato assicura Prestipino, mentre il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia ha spiegato che, entrambi hanno avuto modo di parlare con i propri avvocati prima di essere interrogati e “hanno avuto l’opportunità di raccontare la loro versione dei fatti”, aggiungendo che non c’è stata ne ci sarà “nessuna indulgenza” verso i responsabili della foto, a cominciare dall’Arma che da subito ha parlato di “un fatto grave” e avviato un’indagine interna. A confessare l’omicidio è stato l’altro giovane Finnegan Lee Elde.