Bandiere bianche e rosse sono state issate sulle spiagge della Riviera romagnola per indicare il divieto di balneazione temporanea in 17 punti del litorale: nello specifico, 13 a Rimini, due a Riccione e due a Cattolica. Il motivo: sforamento dei parametri di legge di escherichia coli e enterococchi. Ieri l’Arpae ha fatto i prelievi nelle acque di balneazione lungo la costa emiliano-romagnola, come previsto dal calendario programmato e stabilito dalla Regione Emilia-Romagna.
Oltre ai 13 punti del litorale riminese, il divieto riguarda anche due zone a Lido di Volano (Ferrara), uno a Savignano, uno a Cesenatico e uno San Mauro, nella provincia di Forlì-Cesena. “Una prima lettura delle analisi a 24 ore dall’allestimento – spiegano gli esperti Arpae – ha permesso di evidenziare in data odierna il superamento dei limiti normativi in 18 acque di balneazione”. Lunedì era già presente il divieto di balneazione in gran parte del litorale riminese a causa dell’apertura degli scarichi a mare delle acque fognarie dovuta alle piogge persistenti di domenica. I prelievi sono stati ripetuti oggi e se i parametri domani rientreranno nella norma, la balneazione non sarà più vietata.