“Io sono assolutamente favorevole alle primarie in Forza Italia, ma non condivido né i toni, né la linea politica di Giovanni Toti. Queste critiche giornaliere, questi ultimatum rivolti a Forza Italia e a Berlusconi onestamente hanno stancato, soprattutto i nostri elettori. Toti vuole rendere Forza Italia ancillare rispetto a Lega e a Fratelli d’Italia”. Sono le parole pronunciate ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, dalla capogruppo di Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini in merito alle posizioni del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che le ha poi risposto con un video su Facebook, dicendosi pronto a lasciare il suo ruolo se non ci sarà un vero cambiamento nel partito: “Sento dire che ‘Toti ha stufato’, ma io credo che abbia stufato una classe dirigente dove anche i più giovani sono vecchi di più di dieci anni, dove i nuovi arrivati sono tenuti lì come pupazzi impagliati senza dargli spazio”.

Gelmini rincara su Toti: “Non ci si può candidare ad essere il coordinatore del partito se poi speri che quel partito nell’arco di un anno sparisca, perché, di fatto, non avrebbe più ragion d’essere. Noi non siamo la destra, non siamo espressione del sovranismo: quel campo è già occupato. Noi siamo orgogliosi della nostra storia, abbiamo lo sguardo rivolto al futuro, vogliamo costruire un movimento liberale, popolare, cattolico e riformista. E – continua – riteniamo che questo non sia incompatibile con Salvini e Meloni, a condizione, però, che ci sia rispetto reciproco. Quando la Meloni auspica un governo Lega-Fratelli d’Italia, commette un errore di prospettiva e un eccesso di valutazione di sé. Non abbiamo alcuna intenzione di pietire la possibilità di far parte del centrodestra, perché noi siamo il centrodestra. Senza di noi Salvini e la Meloni sono la destra”.

E aggiunge: “Io credo all’unità del centrodestra e lavoro in questa direzione, ma non al prezzo di svendere le mie opinioni, i miei principi, i valori di Forza Italia e il nostro programma, perché il programma della Lega oggi di liberale non ha proprio niente. Senza Forza Italia la ricetta liberale non si attua. L’Italia ha bisogno di un partito come Fiche deve guardare al ceto medio impoverito dalla crisi, ma anche a famiglie e pensionati. C’è un partito gigantesco dell’astensione – prosegue – di tanti delusi da questo governo, che non si sentono rappresentati né dai toni urlati di Salvini, che fa leva sulla paura e sulla rabbia, né dalla sinistra. Il centrodestra rimane l’unica alternativa credibile alle chiacchiere del M5s e alle ricette superate del Pd. Per Salvini l’emergenza è l’immigrazione, per gli italiani è il lavoro. Dobbiamo saper parlare all’Italia che non si arrende e che non aspetta a casa il reddito di cittadinanza, ma che vuole un riscatto”.

Leggera critica anche al leader di Forza Italia: “Berlusconi ha fondato il centrodestra e ha sempre ragionato come federatore, come leader di una coalizione più che capo di un partito. E quindi ha fatto un po’ di sconti a Salvini, ma per eccesso di generosità e per attaccamento al centrodestra. Sta di fatto che oggi noi dobbiamo occuparci di noi stessi. Non è col rincorrere Salvini che rafforziamo il centrodestra”.

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