Usava Facebook per inviare messaggi minacciosi e diffamatori alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Per questo N.R., residente a Trentola-Ducenta, in provincia di Caserta, è stato posto agli arresti domiciliari dalla Digos della Questura di Roma, che ha svolto le indagini. Dopo aver accertato che l’uomo era l’autore dei messaggi oggetto d’indagine, pattuglie del Compartimento polizia ferroviaria e della Digos di Roma recentemente, in due occasioni, lo hanno fermato alla stazione Termini. L’uomo avrebbe riferito ai poliziotti di essere arrivato in treno dalla Campania proprio per andare a cercare l’abitazione romana della leader di Fratelli d’Italia. Per questo, oltre alla misura degli arresti domiciliari, lo “stalker” è stato sottoposto anche al provvedimento del Questore di Roma del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per anni due nella provincia della Capitale.
“Devo ringraziare le forze dell’ordine che si sono accorte prima di me di quello che accadeva. La cosa che mi ha preoccupata maggiormente in questa vicenda non è stata tanto quella di avere io uno stalker ma l’attenzione ossessiva di questa persona verso mia figlia”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia. “Questo mi ha fatto preoccupare – ha detto ai giornalisti arrivando a Montecitorio – ma devo dire che gli inquirenti sono stati bravissimi e tempestivi e quindi ovviamente a loro dico grazie per il lavoro che stanno facendo. Mi sento assolutamente più sicura e tranquilla nel sapere di poter contare sul lavoro così attento dei nostri servitori dello Stato”. Solidarietà a Giorgia Meloni anche da diversi colleghi parlamentari, tra i quali anche Mara Carfagna. “Solidarietà e vicinanza a Giorgia Meloni e un abbraccio alla sua splendida bimba – ha scritto la vicepresidente della Camera dei deputati- . L’arresto del suo stalker dimostra che le buone leggi italiane funzionano e che le nostre Forze dell’Ordine portano avanti un lavoro eccellente”.