“A me fanno ridere quegli uomini che cadono dal cielo e dicono: “mia moglie mi ha lasciato, mia moglie aveva un altro e non mi sono accorto di nulla”. Se non ti sei accorto di nulla, vuol dire che non sei stato abbastanza attento verso tua moglie! Questa è la verità: la cosa più importante di un rapporto è l’attenzione. Occorre capire in tempo le situazioni che cambiano, non puoi arrivare quando il dado è tratto”: parola di Rocco Siffredi che in un’intervista a Novella 2000 racconta della sua festa più importante, quella per i 25 anni passati insieme alla moglie Rosa. “Di solito sono gli uomini egoisti che fanno questa fine: quelli che non si curano delle piccole attenzioni verso la partner, perché magari sono concentrati sulla carriera, sul lavoro, su altri interessi. E che per questo dimenticano di prestare attenzione alla propria compagna e si dimenticano di dedicarle attenzioni. Una cosa piccola, più un’altra cosa piccola, diventano due cose. E occupano già spazio. E poi diventano tre. E poi quattro e via dicendo. Alla fine la tua compagna prende il volo e tu non capisci più niente. Le piccole attenzioni non sono importanti: sono importantissime. Sono più importanti dell’atto sessuale in sé“.
Insomma, un Rocco Siffredi in versione “romantica” che si prepara a festeggiare a Budapest: “Sono i venticinque anni del matrimonio con Rosa: è un grande risultato e abbiamo deciso di festeggiare come si deve. Siccome mia moglie è estremamente romantica, il minimo che posso fare per lei è organizzarle una festa strepitosa, con la famiglia, i figli e gli amici di tutta la vita. Praticamente è una cerimonia privata, una festa intima che faremo da noi a Budapest”. Ma cosa manca a Rocco di Rosa quando non è con lei? “Mi mancano il suo affetto e la sua presenza, soprattutto la sera, quando vado a dormire, o la mattina quando mi sveglio. Se devo andare a letto da solo e alzarmi da solo, per esempio se sono in hotel, in viaggio per lavoro… questa è davvero la parte più brutta, dove sento che Rosa mi manca tanto”.