Orgogliosa la figlia Chiara che ha scritto parole toccanti per il papà dei record: “Dopo 2 infarti e senza dita delle mani a 61 anni mio padre ha raggiunto il suo 4 ottomila! Io che prima di fare qualcosa penso a tutte le ripercussioni che posso avere, poi vedo te, che ci provi sempre sapendo che anche se va male non sarà mai peggio di non averci provato. Sei un esempio di forza e io vorrei tanto essere come te!"
Due infarti, qualche problema alle mani ma con la voglia di non mollare nemmeno un centimetro nel lungo percorso che la vita ci offre. E’ una bella storia quella di Valerio Annovazzi, l’alpinista ed ex muratore che ha 61 anni ha messo a segno un’altra bella sfida: il quarto “Ottomila” in Pakistan sulla vetta del Broad Peak, la 12esima montagna più alta del mondo nota come K3. Un gran bella soddisfazione dopo il successo dello scorso anno sul Makalu, sull’Himalaya, a 8.481 metri.
Una scalata senza l’ausilio dell’ossigeno che si è rivelata non facile, una sfida che lo stesso Valerio ha voluto affrontare, venendo meno alla promessa fatta alla moglie due anni fa. Una promessa dolorosa dopo l’avventura sul Gasherbrum, sulla catena himalayana del Karakorum, quando a 7.000 metri era rimasto senza più cibo e acqua, vedendosi così costretto al ritiro. “Sentivo che le forze piano piano se ne stavano andando ma non ho mai perso lucidità. Sono rimasto bloccato tre giorni a settemila metri e speravo che prima o poi qualcuno mi sarebbe venuto incontro”, ha ricordato Annovazzi.
I familiari dunque erano preoccupatissimi soprattutto per il cuore che ha giocato un brutto scherzo per ben due volte all’alpinista. “Ma è come per un calciatore. Quando si rompe una gamba, mica smette di giocare perché ha avuto un infortunio…”, ha commentato Annovazzi, allargando le braccia. “La mia è una semplice passione per le scalate impegnative, effettuate senza ossigeno – ha continuato il pensionato alpinista di Primaluna, in provincia di Lecco- Non sono un alpinista, mica sono un appartenente ai Ragni o al gruppo Gamma. La mia è una semplice passione”.
Orgogliosa la figlia Chiara che ha scritto parole toccanti per il papà dei record: “Dopo 2 infarti e senza dita delle mani a 61 anni mio padre ha raggiunto il suo 4 ottomila! Io che prima di fare qualcosa penso a tutte le ripercussioni che posso avere, poi vedo te, che ci provi sempre sapendo che anche se va male non sarà mai peggio di non averci provato. Sei un esempio di forza e io vorrei tanto essere come te! Ogni volta mi insegni inconsapevolmente qualcosa di nuovo. Grazie papà, sono fiera di te!!”.