La nuova creatura di Horacio Pagani, nonostante le prestazioni estreme, può essere utilizzata indistintamente in pista e su strada. Pesa appena 1.250 kg ed è spinta da un 6.0 V12 di derivazione Mercedes-AMG
Un gioiello prodotto in appena 40 unità, vendute ciascuna a oltre 3 milioni di euro, tasse escluse: è questo l’identikit della nuova Huayra Roadster BC, un bolide la cui progettazione era stata avviata nel 2017 e che oggi è pronto a esordire alla Monterey Car Week, negli Usa. “Un’estrema ispirazione alla bellezza e alla ricerca scientifica. In ogni sua forma”: è così che la definisce Horacio Pagani, il suo vulcanico progettista.
Sotto al cofano si nasconde un motore V12 biturbo di derivazione Mercedes-AMG: ha una cilindrata di 6 litri ed eroga 802 cavalli di potenza massima e 1.050 Nm di coppia motrice. L’unità motrice è accoppiata a un cambio sequenziale a sette marce con frizione tridisco e differenziale autobloccante a controllo elettronico. I cerchi forgiati in lega di alluminio sono rivestiti con pneumatici Pirelli P Zero Trofeo R 265/30 20″ davanti e 355/25 21″ dietro, appositamente sviluppati.
Questi ultimi contribuiscono a far toccare alla Huayra Roadster BC dati di accelerazione laterale da primato: fino a 2,2 g, oltre due volte la forza di gravità terrestre. L’impianto frenante Brembo prevede dischi carboceramici anteriori da 398 mm con pinze monolitiche a sei pistoncini e dischi posteriori da 380 mm, con pinze a quattro pistoncini. La sofisticata aerodinamica attiva del veicolo, completa di superfici fisse e mobili e di scarichi soffiati, permette di generare circa 500 kg di carico verticale alla velocità di 280 km/h.
Il peso a secco complessivo – cioè quello calcolato senza fluidi a bordo – è contenuto in appena 1,250 kg totali. Cifra che presuppone un’innata agilità di guida, nonché doti velocistiche ancora più estreme. Rispetto alle altre Huayra Roadster la BC ha un telaio ancora più solido: cresce infatti del 12% la rigidità torsionale e del 20% quella flessionale grazie all’utilizzo profuso del carbo-titanio. L’assetto, poi, è studiato ad hoc per il modello ed è adatto sia alla guida in pista che a quella in strada.