“Mi ero sposato a ottobre, innamoratissimo. Sei mesi dopo, mentre sto partendo, mia moglie mi dice che vuole stare sola, che ha bisogno di tempo e spazio per capire cosa prova nei miei confronti”. A rivelarlo è Davide Cimolai, 29 anni, ciclista della nazionale che quest’anno ha corso il suo primo Giro D’Italia come capitano. Un Giro rovinato però dalla decisione di sua moglie di lasciarlo dopo soli sei mesi di matrimonio proprio il giorno della partenza, come lui stesso ha raccontato a Tuttobiciweb.it.
“È stato — ha raccontato Cimolai — il momento più brutto della mia vita. Quando Greta è riuscita a dirmelo volevo tornare a casa. Scoprire che la donna che ami ha perso la testa per il suo nuovo datore di lavoro mi è sembrato pura follia. Nonostante il dolore, ho tenuto duro. Dovevo arrivare all’Arena di Verona per poter rinnovare il contratto. Ho corso l’ultima settimana del Giro dormendo tre ore a notte, un incubo. La settimana dopo ero distrutto. Non riuscivo ad allenarmi, a far niente, finché il venerdì successivo è arrivata la svolta. Ho tolto le fette di prosciutto che avevo sugli occhi, ho assemblato i pezzi del puzzle, sono tornato lucido”. Così, lunedì scorso è arrivata la prima vittoria al Giro di Vallonia, domenica prossima la nuova sfida degli Europei a fianco di Viviani e Trentin.