La produzione industriale torna a mostrare il segno meno a giugno. La rilevazione dell’Istat, dopo il rialzo del mese precedente, registra un calo sia nel confronto rispetto a maggio (-0,2%) sia rispetto a un anno fa: in questo la flessione è dell’1,2%. La produzione è trascinata verso il basso dal settore dei mezzi di trasporto (-7,6% su base annua) e in particolare dall’auto che registra un nuovo crollo del 17,7% rispetto a giugno 2018. Un trend che non è solo italiano, ma mondiale: in Germania la produzione di auto in questo mese ha segnato addirittura un -24%. In pratica sono state immatricolate 340mila macchine in meno: un dato in calo del 15% nel 2019 anche in Cina.
A giugno, oltre ai mezzi di trasporto, anche il settore delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori ha segnato un crollo del 7,1% rispetto a un anno fa. Gli unici segnali positivi arrivano dalla produzione di prodotti farmaceutici (+6% su base annua) e dalla fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+5,3%). In calo rispetto a giugno 2018 è anche la produzione di macchinari (-3%): un segnale delle difficoltà dell’indotto, penalizzato anche in questo caso dal crollo del settore auto. Dati che, come sottolinea l’Istat, portano nei primi sei mesi dell’anno a una contrazione della produzione industriale (-0,8%) che diventa “più marcata per il solo comparto manifatturiero (-1,2%)”.
COMMERCIO – Vendite al dettaglio a +2%: aumentano quelle online
L’Istat ha diffuso anche i dati di giugno 2019 per le vendite al dettaglio: si stima una variazione congiunturale positiva dell’1,9% in valore e del 2% in volume. Sono in crescita sia le vendite dei beni alimentari (+1,6% in valore e in volume) sia quelle dei beni non alimentari (+2,0% in valore e +2,3% in volume). Su base annua, le vendite al dettaglio registrano un aumento dell’1,3% in valore e dell’1,5% in volume. Rispetto a giugno 2018, il valore delle vendite al dettaglio aumenta dell’1,7% per la grande distribuzione, mentre si registra una variazione nulla nei piccoli negozi. Ancora un aumento a doppia cifra per il commercio elettronico che a giugno segna un rialzo del 15,4% su base annua.