Se vogliamo un orto naturale c’è una cosa di cui non possiamo fare a meno: la biodiversità.

La coltivazione sostenibile non si basa su pesticidi e fitofarmaci di origine naturale, ma su una mentalità differente, che prende vita dall’imitazione della natura.

Negli ambienti naturali osserviamo come ogni ecosistema stabile sia basato sulla presenza di molte specie differenti in relazione tra loro. Ogni individuo ha un ruolo e contribuisce all’equilibrio. Realizzando un orto ricco di biodiversità possiamo aspirare a questo equilibrio: difficilmente ci saranno epidemie, ogni parassita viene limitato dai suoi predatori.

I peggiori danni agricoli degli ultimi anni sono stati causati da insetti importati, che si sono trovati senza antagonisti, ad esempio la drosophila suzukii, la cimice asiatica o più recentemente la popilla japonica nel parco del Ticino.

Ma veniamo ai risvolti pratici: cosa possiamo fare per avere più biodiversità nell’orto? Ecco 10 consigli pratici.

1 – Coltivare piante diverse

Tipicamente l’agricoltura intensiva è monocoltura: migliaia di metri quadri coltivati con una sola specie vegetale. Questo attrae soltanto i parassiti della coltura, rendendola dipendente da continui trattamenti pesticidi.

Nell’orto naturale facciamo il contrario, piantando tante colture differenti. Se sappiamo sfruttare le consociazioni otterremo risultati straordinari, ci sono piante che si aiutano a vicenda. Ad esempio la carota è repellente verso la mosca che attacca le cipolle e viceversa. Ma anche senza studiare le consociazioni già il fatto di inserire varietà diverse è positivo.

2 – Fare spazio alle erbe aromatiche

Le erbe aromatiche, come menta, salvia, rosmarino e timo, sono particolarmente utili. Essendo ricche di oli essenziali sono repellenti per molti parassiti.

3 – Piantare fiori

Oltre a ortaggi e aromatiche bisognerebbe piantare sempre anche fiori, che attraggono insetti utili, in particolare gli impollinatori.

4 – Non strappare tutte le “erbacce”

Biodiversità è un concetto dalle molte sfaccettature: non bisogna limitarsi a coltivare diverse specie, si deve anche promuovere la presenza di elementi spontanei, tra cui le erbe infestanti. Siamo abituati a chiamarle “erbacce”, ma quest’accezione negativa è sbagliata. In natura non esiste suolo nudo, la copertura delle infestanti è positiva. Le spontanee devono esser tenute sotto controllo, evitando che soffochino gli ortaggi, ma senza esagerare. Piante già sviluppate convivono senza problema con un po’ d’erba tra le file.

5 – Usare meno insetticidi possibile

I pesticidi non sono quasi mai selettivi: ogni trattamento può avere effetti collaterali e colpire api, coccinelle e altri insetti utili. Anche prodotti biologici come piretro e spinosad sono pericolosi. Quindi usiamo gli insetticidi solo quando è strettamente necessario.

6 – Evitare le sementi ibride F1

I semi ibridi sono frutto di selezione in laboratorio e non sono riproducibili, meglio optare per varietà antiche non ibride, promuovendo la diversità genetica e la riproducibilità della semente.

7 – Lavorare il terreno senza rigirare la zolla

In ogni terreno fertile c’è vita microscopica fondamentale per la nutrizione delle piante. Ci sono microrganismi superficiali che hanno bisogno d’aria, altri che vivono in profondità e sono anaerobi. Lavorando il terreno dobbiamo rispettarli e non mescolare gli strati. Per questo si deve vangare senza girare la zolla. L’ideale è farlo con una vanga forca o meglio ancora con una grelinette.

8 – Eseguire la rotazione colturale

La rotazione delle colture è una tecnica millenaria, consiste nel non coltivare una pianta sempre nello stesso posto, ma variare le posizioni. Questo consente di non impoverire il terreno e non far sviluppare eccessivamente in un punto gli agenti patogeni di una specie.

9 – Dare riparo ad animali e insetti

Per una presenza di piccoli animali e insetti serve dar loro riparo. Un’ottima casa può essere una siepe o una zona incolta. Se le dimensioni dell’orto non consentono spazi selvaggi possiamo costruire un “bugs hotel”.

10 – Ospitare gli uccellini

Molti uccelli si cibano di insetti e larve, in particolare durante lo svezzamento, per questo sono benvenuti nei pressi dell’orto. Per incentivarli possiamo predisporre casette per gli uccelli, con abbeveratoio e mangime per l’inverno. Allo stesso modo ben vengano le bat box per pipistrelli.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Isola di Henderson, l’atollo patrimonio dell’Unesco è sommerso dai rifiuti. “Provengono da tutto il mondo”

next
Articolo Successivo

“Il santuario”, un viaggio all’interno del santuario marino Pelagos per capire l’impatto dell’inquinamento da microplastiche

next