Idranti e lacrimogeni sulla folla e anche 30 arresti a Nantes, dove 1.700 persone sono scese in strada per manifestare contro presunte violenze della polizia. L’evento è nato in seguito alla morte sospetta di Steve Maia Caniço, 24enne che nella notte tra il 21 e 22 giugno è stato ritrovato senza vita nelle acque della Loira. Il momento di massima tensione si è avuto quando il corteo, che per tutto il tragitto ha scandito cori contro le forze dell’ordine e il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, ha raggiunto la Prefettura.

Steve Maia Caniço aveva preso parte il 21 giugno scorso agli eventi in programma alla festa della musica e in particolare ad un party organizzato in riva al fiume a Nantes. In nottata erano scoppiate tensioni tra i partecipanti e la polizia intervenuta a chiedere di mettere fine alla festa. Gli agenti avevano usato i lacrimogeni e diverse persone avevano riferito di essere rimaste accecate, prima di essere ripescate nel fiume. Di Caniço nessuna traccia, fino al ritrovamento del corpo oltre cinque settimane dopo, a un chilometro di distanza.

Il giorno successivo, il premier Edouard Philippe aveva comunicato le conclusioni del rapporto dell’Igpn (Inspection générale de la police nationale) sull’accaduto che scagionava le forze dell’ordine ed escludeva un legame tra il loro intervento e la scomparsa del ragazzo. Versione non condivisa dai manifestanti scesi in piazza oggi (sabato) per chiedere giustizia per il 24enne.

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