Noun Chea, l’ideologo dei Khmer Rossi cambogiani, è morto a 93 anni. Primo ministro per un breve periodo nel 1976, il Fratello numero 2, come era soprannominato per sottolineare il grado d’importanza ricoperto nel regime comunista guidato da Pol Pot, fu una delle menti che contribuì alla nascita e allo sviluppo dell’utopia sanguinaria che portò al potere, dal 1975 al 1979, gli estremisti che uccisero 1,7 milioni di cambogiani.

Proprio Nuon Chea era considerato il responsabile delle politiche di sterminio e direttamente coinvolto nelle purghe di massa. Per questo era stato condannato per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità e stava scontando l’ergastolo.

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