Dopo la battuta d’arresto in Germania la Mercedes torna a dettar legge con un capolavoro di strategia. La prima pole in carriera non basta all'olandese della Red Bull per festeggiare la vittoria
Forse una delle vittorie più belle in carriera, di certo la più entusiasmante della stagione perché arrivata dopo una grande rimonta. Lewis Hamilton trionfa nel Gp di Ungheria e allunga di nuovo nella classifica del Mondiale di Formula 1. Dopo la battuta d’arresto in Germania la Mercedes torna a dettar legge con un capolavoro di strategia. La prima pole in carriera non basta a Max Verstappen per festeggiare la vittoria. L’olandese della Red Bull nel finale di gara subisce il sorpasso dell’inglese, che centra così la vittoria numero 81 in carriera. Il podio è completato dalla Ferrari di Sebastian Vettel davanti al compagno di squadra Charles Leclerc.
Verstappen non si fa sorprendere al semaforo verde, mentre la gara di Bottas è subito compromessa. Il finlandese deve cedere la seconda posizione a Hamilton e, dopo un lieve contatto con il compagno di squadra, si tocca anche con la Ferrari di Leclerc danneggiando l’ala anteriore. Vettel ne approfitta per portarsi in quarta posizione alle spalle del monegasco, mentre Bottas deve ripartire dalle retrovie dopo l’inevitabile passaggio ai box. Davanti, intanto, Verstappen e Hamilton fanno subito il vuoto e si preparano al duello per il gradino più alto del podio. L’olandese, che lamenta problemi di aderenza, effettua la sosta al 26° giro e rientra davanti alle Ferrari con l’obiettivo di arrivare fino in fondo alla gara. Stessa strategia per Hamilton, che effettua il pit-stop al 32° giro rientrando con circa 6” di ritardo da Verstappen. Le prestazioni di Red Bull e Mercedes però non coincidono, perché mentre l’olandese soffre l’inglese vola e a metà gara è già negli specchietti del più giovane avversario.
La battaglia si accende al 39° giro, quando Hamilton azzarda il primo tentativo di sorpasso e Verstappen risponde senza paura accompagnandolo all’esterno. Il secondo round però si fa attendere, perché l’olandese riesce finalmente a tenere a distanza il leader iridato spingendo la Mercedes a inventarsi una nuova strategia. Il team di Brackley richiama ai box Hamilton al 49° giro per la seconda sosta, nella speranza di un calo nelle prestazioni della Red Bull e nella consapevolezza che almeno il secondo posto, visto il distacco abissale delle due Ferrari, è ormai in cassaforte. Mossa azzeccata, perché nel finale Verstappen deve fare i conti con il degrado delle gomme e a tre giri dalla fine Hamilton opera il più facile dei sorpassi. L’olandese prende un punto in più per il giro veloce, ma è una magra consolazione. Nel finale va in scena anche il duello in casa Ferrari tra Leclerc e Vettel per la terza posizione. La spunta il tedesco con un bel sorpasso, ma Mercedes e Red Bull restano troppo lontane. Hamilton vola a 250 punti nella classifica del Mondiale, Bottas limita i danni chiudendo all’ottavo posto e mantiene la seconda posizione con 188 punti, a +7 su Verstappen.
RISULTATI E CLASSIFICA