Tutti noi pensiamo costantemente che “se io sono fatto così.. anche gli altri lo saranno”. Di conseguenza riteniamo logico presupporre che gli altri condividano i nostri stessi desideri. Quest’idea deve essere assolutamente sfatata. Fortunatamente per l’umanità esiste una notevole variabilità fra gli esseri umani e in particolare una rilevante differenza nei loro desideri. Il Suv (sport utility vehicle) si è imposto come oggetto del desiderio di grandi masse di popolazione negli ultimi dieci anni. I detrattori obiettano che si tratta di auto enormi, sproporzionate rispetto all’uso. La tipica casalinga, per portare a scuola i bambini utilizza una sorta di camion strutturato con 4 ruote motrici, adatto alla percorrenza di strade sterrate, steppe o deserti. Per fare un paragone è come se per sparare a un uccellino si utilizzasse un cannone.
Questa mancanza di senso pratico corrisponde però a bisogni profondi dell’uomo forzatamente urbanizzato, manifestando desiderio di lasciare simbolicamente la città, il caos del traffico, le file e le attese per muoversi nella natura incontaminata. Un secondo bisogno altrettanto profondo è quello di esprimere simbolicamente la propria potenza e aggressività con un mezzo che si impone sulle altre auto e che, potenzialmente, potrebbe quasi schiacciarle. La nostra parte inconscia vuole prevaricare e passare davanti agli altri, far vedere di possedere molto denaro e di potersi permettere un grosso veicolo, incutere timore ed esprimere simbolicamente tutto ciò. Potremmo quindi affermare che la legge della giungla si palesa anche sulle strade delle nostre città attraverso messaggi simbolici.
Non tutti però acquistano il Suv. Molte persone preferiscono agili motociclette, altri auto familiari con la scritta bimbo a bordo, altri ancora utilitarie o berline veloci. Anche nella giungla non tutti gli animali utilizzano le stesse modalità per sopravvivere e riprodursi. L’elefante si impone con la sua massa, la gazzella invece utilizza l’agilità, il camaleonte la dissimulazione e il mimetismo. Allo stesso modo gli esseri umani adottano molteplici strategie e desideri che danno luogo ad una variabilità rilevante. Quando noi pensiamo alle persone che ci stanno vicine non dobbiamo automaticamente ritenere che abbiano elaborato i nostri stessi desideri, ma accettare l’idea che potrebbero nutrire emozioni o desideri molto diversi dai nostri.