Il testo conta in totale 18 articoli e introduce alcune nuove norme sulla gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni di protesta e sportive, prevedendo infine lo stanziamento di fondi per le forze dell’ordine
Dai “porti chiusi” alle nuove leggi sull’ordine pubblico fino alle multe per i comandanti delle navi che violano il divieto d’ingresso in acque italiane. Sono le nuove norme contenute nel cosiddetto decreto sicurezza bis, il provvedimento bandiera della Lega approvato dal Senato con il voto di fiducia. Il testo conta in totale 18 articoli e introduce alcune nuove norme sulla gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni di protesta e sportive, prevedendo infine lo stanziamento di fondi per le forze dell’ordine.
PORTI CHIUSI – Il provvedimento stabilisce che il ministro dell’Interno “può limitare o vietare l’ingresso il transito o la sosta di navi nel mare territoriale” per ragioni di ordine e sicurezza, cioè quando si presuppone che sia stato violato il testo unico su immigrazione e in particolare si sia compiuto il reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. In una prima versione del decreto, i ministri delle Infrastrutture e della Difesa dovevano semplicemente essere informati dal Viminale dell’attuazione del blocco. Nel testo definitivo, invece, il provvedimento deve essere controfirmato dai titolari dei due dicasteri.
SANZIONI- L’articolo 2 prevede una sanzione da un minimo di 150mila euro a un massimo di un milione di euro per il comandante della nave “in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane”. Inoltre, come sanzione aggiuntiva, è stabilito anche il sequestro della nave. Per il comandante della nave è inoltre previsto l’arresto in flagranza nel caso in cui incorre nel “delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra, in base all’art. 1100 del codice della navigazione”.
IMMIGRAZIONE CLANDESTINA- L’articolo 3 va a modificare l’articolo 51 comma 3-bis del codice di procedura penale e stabilisce che la procura distrettuale diventi competente per tutte le indagini che riguardano il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con l’articolo 4 vengono stanziati 500mila euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021 per il contrasto al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per operazioni di polizia sotto copertura. Due milioni di euro per il 2019, che potranno aumentare fino a un massimo di cinquanta milioni di euro, sono previsti all’articolo 12 per il rimpatrio dei migranti irregolari.
ORDINE PUBBLICO – Dall’articolo 6 al conclusivo articolo 18, il decreto Sicurezza bis introduce nuove norme e reati in merito alla gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni di protesta e sportive. Si introduce “una nuova fattispecie delittuosa, che punisce chiunque, nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, utilizzi – in modo da creare concreto pericolo a persone o cose – razzi, fuochi artificiali, petardi od oggetti simili, nonché facendo ricorso a mazze, bastoni o altri oggetti contundenti o comunque atti ad offendere”. Il provvedimento prevede anche che “qualora i reati siano commessi nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico” il fatto costituisca un’aggravante. L’uso dei “caschi o di qualsiasi altro dispositivo che renda irriconoscibile una persona”, nelle manifestazione di questo tipo, è vietato. Inasprite anche le pene per chi compie una serie di reati: “Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale“, “resistenza a un pubblico ufficiale”, “violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti”, “devastazione e saccheggio”, “interruzione di ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità”