Uno striscione con scritto ‘La disumanità non può diventare legge‘ è stato esposto domenica in occasione un flash mob a cui hanno preso parte oltre 200 giovani di Libera provenienti da tutta Italia riuniti a Trappeto (Palermo) per il raduno nazionale. Un mofo per chiedere ai Senatori di non votare il #decretosicurezzabis oggi in aula al Senato. E con il flash mob è partita da Palermo una vera mobilitazione social di Libera che chiede ad associazioni, artisti, cittadini di scrivere su cartelloni, fogli, striscioni, sulla spiaggia “La disumanità non può diventare legge #decretosicurezzabis’, e di veicolare le foto sui social.
Al flash mob ha partecipato anche Luigi Ciotti presidente nazionale di Libera che ha dichiarato “E’ una normativa perfino peggiore della precedente, finalità e scopi restano però gli stessi: restringere sempre più l’area dei diritti e dunque della civiltà. Il metodo è ormai evidente: estendere il già enorme potere del Ministero degli Interni in materia d’immigrazione, estensione che non si può più definire solo interferenza, evidenziandosi ormai come vera e propria invasione di campo, appropriazione indebita di ruoli e competenze altrui. Ennesimo segno di un’ambizione sfrenata e totalitaria, indifferente alla divisione dei poteri su cui si basa una vera democrazia”.