Ventidue anni, passaporto brasiliano, transgender: Valentina Sampaio è il nuovo angelo di Victoria’s Secret, la prima modella transessuale testimonial del brand di lingerie americano. Un bel cambio di passo: l’azienda mesi era stata durante criticata perché il suo responsabile marketing, Ed Razek, aveva dichiarato a Vogue di non avere “alcun interesse” ad avere in passerella modelle transgender o plus-size.
Da tempo si parlava di un cambio d’immagine per il famoso brand di lingerie: prima il calo delle vendite, poi la cancellazione dello show televisivo sulla famosa sfilata, infine le accuse di essere poco inclusiva e di proporre un ideale di bellezza troppo lontano dalla realtà. Il cambiamento è arrivato, e ha il viso d’angelo di Valentina Sempaio, scelta come protagonista della campagna pubblicitaria di Pink, la linea giovane del marchio. Lo ha annunciato la modella postando su Instagram un paio di scatti dal backstage, con la didascalia “never stop dreaming, gente” e l’hashtag #diversity, simbolo della sua battaglia per l’inclusività.
Subito, tra le tante reazioni dei fan, sono arrivate le congratulazioni di tante altre modelle, tra cui Lily Aldridge e di Laverne Cox, attrice transessuale famosa per il suo ruolo in Orange Is Yhe New Black e attivista LGBTQ. L’apertura del brand è anche un modo per rimediare alle parole del responsabile marketing del marchio, Ed Razek, che avevano suscitato un’onda di polemiche appena pochi mesi fa: intervistato da Vogue aveva detto che nel famoso Fashion Show non avrebbero mai sfilato modelle transgender o plus-size “perché lo spettacolo è una fantasia, uno speciale di intrattenimento di 42 minuti”.
Nata a Fortaleza, in Brasile, da un’insegnante e un pescatore, Valentina Sampaio sfila da quando aveva 15 anni e studia Architettura a Sao Paolo. Il suo percorso di transizione è iniziato quando aveva 8 anni, con il supporto di una psicologa: oggi è un’icona e un’attivista per i diritti LGBTQ. Aveva fatto la storia lo scorso anno, quando è diventata la prima modella trans fotografata sulla copertina di Vogue Paris, la Bibbia delle riviste di moda, in un numero dal titolo “La beauté trasgenre”. Nell’editoriale, Emmanuelle Alt aveva scritto: “Solo quando una modella transgender poserà in copertina su una rivista di moda, e non sarà necessario scrivere un editoriale in merito, sapremo che la battaglia è stata vinta”.