Una donna è morta per cause mai chiarite mentre era in vacanza nella Repubblica Dominicana, un viaggio organizzato proprio per festeggiare il suo 54esimo compleanno, e, quando la sua salma è stata spedita a casa, nel Regno Unito, il marito ha scoperto che dopo l’autopsia dal corpo della moglie erano sparite molte parti del corpo. A denunciarlo è stato lo stesso Peter Crouch, marito della donna, che ha denunciato la vicenda ai tribunali inglesi e ora si sta battendo per recuperare le parti mancanti anche se non ha la certezza che gli organi che gli sono stati recapitati appartengano davvero a sua moglie: sarà il test del Dna a stabilirlo.
I fatti risalgono al 23 dicembre scorso: Lynne Crounch passò la sera al bar dell’hotel assieme al marito e poi il mattino seguente non riuscì più ad alzarsi dal letto. Trasportata d’urgenza in ospedale, fu messa in subito in quarantena perché le era stata erroneamente diagnosticata l’entamoeba histolytica, un virus che infetta ogni anno 50 milioni di persone in tutto il mondo, uccidendo circa 55mila. Una diagnosi rivalutata poi come meningococcemia, una rara infezione batterica del sangue dello stesso tipo che causa la meningite.
Meno di una settimana dopo il ricoverò la donna morì: “È successo tutto così in fretta: un minuto eravamo al bar e la mattina dopo Lynne non riusciva ad alzarsi dal letto – ha raccontato il marito al Daily Mail che dà la notizia -. Si ammalò così rapidamente: perché è successo a lei e non a me? Lynne si ricoprì di macchie e mi dissero subito che era grave. Quando abbiamo riavuto il suo corpo non c’era niente. Era un guscio vuoto. Ho dovuto seppellire meno della metà di mia moglie“.
“Scoprire che mancava il cuore di Lynne è stato devastante. E non l’avremmo mai saputo se non fossimo riusciti a fare una seconda autopsia nel Regno Unito”, ha aggiunto l’uomo che ora – dopo sette mesi e migliaia di sterline spese – è riuscito a localizzare e farsi spedire dalla Repubblica Dominicana quelle che dovrebbero essere le parti mancanti del corpo della moglie. L’uomo infatti, crede che non siano i suoi dal momento che c’è voluto tutto questo tempo per recuperarli. L’ipotesi è che quelli della donna siano stati espiantati e poi venduti al mercato nero dei trafficanti di organi, per questo ora i coroner del Regno Unito dovranno eseguire un test del Dna su reni, fegato, polmone e milza arrivati. “So che non è la mia Lynne. Non puoi trovare parti del corpo così all’improvviso dopo mesi e mesi in cui non sai dove si trovano. Qualcosa non va”, ha detto Peter Crounch.