Il ministro dello Sviluppo Economico: “Abbiamo individuato una norma di equilibrio. In questo modo Mittal potrà operare ma sarà obbligata a rispettare le prescrizioni. Lasciatemi dire inoltre che l'azienda sta assumendo un atteggiamento ambiguo, nonostante l’impegno del governo. Non ha pagato, pochi giorni fa, 40 milioni di euro di canone. Non solo, non si sono presentati al sopralluogo del forno"
Via l’immunità totale ad Arcelor Mittal. Come era trapelato negli ultimi giorni, è questa la decisione presa dal governo in sede di Consiglio dei Ministri, dove si è deciso di introdurre un piano di tutele legali “a scadenza” strettamente vincolato al rispetto del piano ambientale secondo precise prescrizioni. Quindi, secondo quanto si apprende, solo se l’azienda rispetterà tempistiche, criteri e modalità di esecuzione del piano ambientale potrà usufruire delle tutele, mentre non è prevista alcuna immunità sulle norme a tutela della salute e della sicurezza del lavoro: il provvedimento “obbliga Mittal a rispettare il piano ambientale e risponderà della sicurezza dei lavoratori”, si apprende.
Nella norma sull’immunità per l’ex Ilva, dicono le fonti, rimane inalterata la responsabilità penale, civile e amministrativa conseguente alla violazione di norme poste a tutela della salute e delle questioni inerenti la sicurezza dei lavoratori: l’azienda risponderà di ogni incidente dovesse verificarsi secondo le norme e i principi di diritto penale ordinariamente applicabili nel nostro Paese.
Il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, secondo le informazioni trapelate, ha espresso la sua soddisfazione: “Abbiamo individuato una norma di equilibrio – ha dichiarato in sede di Cdm – che rivede la precedente forma di immunità generalizzata in un sistema di tutele a scadenza vincolate al rispetto del piano ambientale. In questo modo Mittal potrà operare ma sarà obbligata a rispettare le prescrizioni. Se qualcuno pensava di riprendersi l’immunità rimarrà deluso, ma io non do l’immunità a chi ricatta i lavoratori e l’Italia. Lasciatemi dire inoltre che Mittal sta assumendo un atteggiamento ambiguo nonostante l’impegno del governo. Mittal non ha pagato, pochi giorni fa, 40 milioni di euro di canone. Non solo, non si sono presentati al sopralluogo del forno. Noi non possiamo accettare ricatti”.
Il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, manifesta insoddisfazione per le notizie riguardanti l’ex-Ilva: “Su ex Ilva Di Maio, in perfetto stile gattopardesco, ha compiuto l’ennesima sceneggiata. Niente è cambiato, tutto è rimasto come prima, ovvero con immunità penale garantita ai gestori del siderurgico tarantino. Ma Di Maio e gli eletti del M5S provano almeno un pò di vergogna per aver tradito le loro promesse elettorali ?”.