Superato lo scoglio del decreto Sicurezza bis, il governo si prepara all’ostacolo più difficile prima della pausa estiva: il voto sulle mozioni sul Tav a Palazzo Madama. Dopo il via libera del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla costruzione della linea Alta velocità, la parola spetta ora al Parlamento che mercoledì 7 agosto si esprimerà su sei mozioni. La spaccatura tra Lega e M5s è evidente. Da una parte i 5 stelle voteranno per lo stop della grande opera e la ridiscussione del progetto. Dall’altra il Carroccio, si esprimerà a favore di “qualsiasi mozione sosterrà il progresso”, come ha detto lo stesso Matteo Salvini. Per i 5 stelle il tema è molto delicato, perché proprio sul no alla costruzione si è basato uno dei pilastri del loro programma. E proprio contro i grillini si è esposto in queste ore il leader No Tav Alberto Perino: “La mozione M5s è un’idiozia, un tentativo di salvarsi la faccia”. Resta da vedere come si comporteranno le opposizioni. I Verdi hanno lanciato un appello perché gli altri partiti si astengano e quindi mettano in evidenza la spaccatura tra i soci di governo. Una linea sostenuta anche dall’eurodeputato Pd Carlo Calenda, che si è rivolto ai colleghi del partito, ma anche a Forza Italia: pur a favore dell’opera, se evitano di votare possono aprire la crisi di governo. Ma per l’ex ministro, ora eletto a Bruxelles, è più facile parlare proprio perché il suo posto non verrebbe intaccato. Intanto i dem, tramite il capogruppo Andrea Marcucci, hanno annunciato che voteranno a favore: “Avremo una posizione coerente con quanto ha fatto in questi anni”, ha dichiarato.

Di Maio: “Non c’entra con il governo”. I No Tav: “Idiozia” – “Noi voteremo la nostra mozione convintamente, è un regalo da 2,2 miliardi a Macron, sappiamo che il Pd voterà ‘sì’ con la sua mozione e vediamo cosa succederà in Senato domani”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio alla vigilia del voto. “Se leggete la mozione, è un atto di impegno al Parlamento che è l’unico che può fermarlo, Conte ha detto che il governo non può farlo, il Parlamento sì. Una mozione che impegna il Parlamento non vedo cosa c’entri con il governo”. Di diverso parere, però, i sostenitori storici del “no” all’Alta velocità. “La mozione del Movimento 5 stelle contro la Torino-Lione è un’idiozia. È una maniera per cercare di salvarsi la faccia, ma non ci riescono. Anzi, è proprio una presa per i fondelli”, ha dichiarato all’Ansa Alberto Perino, leader del movimento No Tav della Valle di Susa. “Dopo il voto di fiducia sul decreto Sicurezza bis non mi aspetto più nulla. Alla mia età non sono deluso, ma prendo atto”, ha chiuso Perino che la scorsa settimana aveva invitato i parlamentari dell’M5s a votare contro il provvedimento e a lasciare la formazione politica per continuare a essere rappresentativi dei No Tav.

Lega: “Coerenti con il sì. Sarà bocciata” – “Tutti dicono che c’è bisogno di infrastrutture, porti, aeroporti. Noi voteremo qualsiasi mozione che sostenga crescita, futuro, progresso e mobilità”, ha detto invece Salvini. “Mi stupisce che nel 2019 c’è chi dice no al progresso”, ha detto poi riferendosi alla posizione del M5s. Per gli alleati di Governo del Movimento, inoltre, “una mozione del genere non si è mai vista”. “Una mozione che impegna il Governo e non il Parlamento non so neanche quanto sia ricevibile dal punto di vista tecnico -ha detto Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus – Non si è mai visto il Parlamento che impegna se stesso”. Per il leghista il problema “è politico” e la discussione “è futile” perché “tutti i lotti sono già sotto procedura di gara”. “Una cosa importante l’abbiamo fatta ovvero ridurre il carico per l’Italia. Fermarla però non è possibile. La mozione che discuteranno domani è un modo dei 5 Stelle per giustificarsi di fronte ai propri elettori e per dire che gli altri sono brutti e cattivi. La mozione se la vedranno bocciare e poi alzeranno le braccia”. Fermo anche il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo. “Noi domani manterremo una posizione coerente con quanto la Lega dice da tanti anni, ossia che siamo a favore della Tav”, ha detto rispondendo ai giornalisti a Palazzo Madama. Dello stesso parere anche il resto del centrodestra. Secondo il deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto l'”appello di Di Maio è ipocrita”. Dello stesso parere la collega Daniela Ruffino, che considera la mozione “un misero mezzuccio” per motivare “un no a cui nessuno più crede”.

L’appello dei Verdi: “Le opposizioni si astengono per aprire alla crisi” – Secondo alcuni rappresentanti delle opposizioni, il voto calendarizzato domani potrebbe essere “l’occasione irripetibile per mandare a casa” il governo Lega-M5s. A dirlo il coordinatore nazionale dei Verdi ed esponente di Europa Verde Angelo Bonelli che lancia anche un appello alle altre forze dell’opposizione. “Potrebbero non partecipare al voto o astenersi”, ha detto, “lasciando al Movimento e alla Lega la contesa sulle mozioni Tav. In tal caso, sarebbe la mozione del M5S a prevalere perché votata dal gruppo di maggioranza relativa e si aprirebbe, dunque, la crisi di Governo. Il Pd e le opposizioni possono lasciarsi sfuggire questa occasione?”. Anche l’ex ministro Carlo Calenda è della stessa opinione. “Domani il governo potrebbe cadere se passa la mozione M5S contro la #Tav. Tutte le opposizioni devono fare in modo che i due buffoni di Luigi Di Maio e Matteo Salvini se la vedano fra loro. Basta, il Paese ha bisogno di essere liberato”, ha scritto l’europarlamentare del Pd su Twitter.

Le mozioni al voto: sono sei, due contrarie e quattro a favore – Sei, per il momento, i testi delle proposte che il 7 agosto i senatori dovranno votare. Due quelle contrarie, una del Movimento 5 stelle, che, appunto, impegna il Parlamento a rivedere la Torino-Lione, e l’altra presentata dal presidente del gruppo Misto, Loredana De Petris di Liberi e Uguali, che impegna il governo a stoppare i lavori della Tav. A favore della Torino-Lione, invece, le mozioni presentate da Pd, da Emma Bonino, da Fratelli d’Italia, e da Forza Italia. Tra le ipotesi, sempre secondo quanto viene riferito, anche la possibilità che la votazione per parti separate dei dispositivi che potrebbe facilitare il voto trasversale alle mozioni da parte dei gruppi parlamentari: in questo modo sarebbe infatti più facile che il fronte Sì Tav voti compatto. Diverso il ragionamento per quanto riguarda i No Tav: Leu sarebbe, a oggi, orientata a votare la mozione 5 stelle mentre il Movimento non dovrebbe votare il testo di LeU che impegna il governo, e non il Parlamento, a fermare l’opera. La seduta dell’Assemblea di Palazzo Madama è prevista per le 9 di mercoledì 7 agosto e le votazioni sulla Tav dovrebbero concludersi per l’ora di pranzo.

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