La polizia ha già sentito diversi testimoni e ha individuato un sospettato. I vicini: "Era un egiziano cristiano copto ed era molto tranquillo"
Un trentenne di origine egiziana è stato ritrovato morto nella sua abitazione di viale Monza. Il ragazzo è stato ucciso a coltellate nella notte. La questura di Milano, che indaga sull’omicidio, ha già ascoltato diversi testimoni ed è stato individuato anche un sospettato.
Ci sono stati dei tentativi di intervento da parte del 118, che ha mandato sul posto anche un’auto medica intorno alle 4.30 della mattina di martedì, ma sono stati inutili. Il 30enne era infatti sul pavimento della sua abitazione, al quarto piano della palazzina, circondato da una pozza di sangue. In un secondo momento è intervenuta la scientifica, che ha confermato che la morte è avvenuta per effetto di colpi di “arma bianca”. La polizia, invece, arrivata sul posto più tardi, ha portato via un uomo in manette verso le 7.30 della mattina. A comunicarlo è il pm di turno, Francesco Ciardi, titolare delle indagini.
“Feres era un bravo ragazzo. Era un egiziano cristiano copto e faceva il muratore”, hanno raccontato un vicino di casa del giovane a MilanoToday. “Io sono tornato attorno alle 5 nella mia abitazione, perché lavoro di notte. Ho visto la polizia e mi sono allarmato”. Si tratta di “un palazzo molto tranquillo. Vive gente da tutte le parti del mondo ma la situazione è sempre stata serena”, ha specificato un altro vicino.