Matteo Salvini esulta per l’approvazione del decreto sicurezza bis invocando la benedizione della Madonna. Ma il mondo cattolico insorge per l’accostamento dei simboli religiosi a un provvedimento, tra l’altro, sempre avversato dalle gerarchie ecclesiali. Su Twitter il gesuita padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, scrive: “Questo è tempo di resistenza umana civile e religiosa”. E il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, prima di questo ennesimo gesto di Salvini, dalle colonne de L’Osservatore Romano aveva tuonato: “I simboli religiosi valgono solo nel contesto di una fede vissuta, altrimenti sono una sterile ostentazione”. Riferimento nemmeno tanto velato ai precedenti gesti del leader leghista: il rosario brandito durante i comizi elettorali, l’invocazione ai santi patroni d’Europa e l’affidamento alla Madonna che, diceva il vicepremier, “ci porterà alla vittoria”. Scene ripetute dopo il voto con il bacio del crocifisso e il rosario nuovamente tra le mani del leader della Lega durante la conferenza stampa per commentare a caldo i risultati elettorali.

C’è chi sui social ironizza per l’invocazione mariana postata dal ministro dell’Interno. Un’immagine della Madonna circondata da un rosario a forma di cuore e la scritta: “5 agosto è il giorno in cui è nata Maria Santissima. Auguri mamma. Proteggici”. Il tutto accompagnato da un breve commento di Salvini: “Serena Notte, Amici”. Ma su Twitter c’è chi fa notare che il compleanno della Madonna, come stabilito nel calendario della Chiesa cattolica, è l’8 settembre e non il 5 agosto giorno in cui si ricorda il miracolo della Madonna della neve avvenuto nel IV secolo e la dedicazione della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma. Ma Salvini si rifà a quanto affermano i presunti veggenti di Medjugorje ai quali la Madonna stessa avrebbe rivelato come data della sua nascita il 5 agosto. “Chi è stato a Medjugorje lo sa, – sostiene il leader leghista – è il 5 agosto, il compleanno della Vergine e mi fa piacere che oggi faccia un bel regalo all’Italia”. Apparizioni sulle quali Papa Francesco è sempre stato molto scettico prendendone più volte le distanze e limitandosi recentemente a consentire soltanto i pellegrinaggi nella Bosnia Erzegovina.

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Proprio in vista dell’approvazione del decreto sicurezza bis, il cardinale Bassetti ha ribadito che “oggi più che mai, i cattolici devono avere ‘fede retta e speranza certa’ come diceva San Francesco, senza mettersi in fila dietro i pifferai magici di turno. I falsi profeti ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Questa è la condizione e la sfida del cristiano di ogni tempo”. Parole riprese dal quotidiano della Cei Avvenire che titola in prima pagina “(In)sicurezza al bis” e che non esita a definire “accostamenti sconcertanti” quelli di Salvini tra l’approvazione del decreto e le presunte apparizioni di Medjugorje. Sull’uso distorto dei simboli religiosi netta era stata anche la presa di posizione del Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin: “Io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per se stessi è sempre molto pericoloso”. Parole alle quali fecero subito seguito quelle di Famiglia Cristiana che non esitò a definire quello di Salvini un “sovranismo feticista”, “l’ennesimo esempio di strumentalizzazione religiosa per giustificare la violazione sistematica nel nostro Paese dei diritti umani”.

Twitter: @FrancescoGrana

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