Dalle carte dell’inchiesta sulla strage di Corinaldo continuano a venire alla luce nuovi episodi. Come l’incontro, del tutto casuale, tra due ragazzi del gruppo della “banda dello spray” – così sono stati soprannominati i ragazzini accusati di aver spruzzato una sostanza urticante all’interno della discoteca La Lanterna – e il trapper Sfera Ebbasta in un Autogrill. Incontro immortalato da un video che, inizialmente, si diceva essere stato girato proprio nella notte in cui morirono sei persone. La smentita sulla data arriva da Shablo, Pablo Miguel Lombroni Capalbo, manager di Sfera Ebbasta: “L’episodio ripreso nel video su cui Sfera ha già espresso una sua opinione, è avvenuto in un’altra giornata che non è possibile collocare nel tempo, considerato il numero di foto e video che Sfera concede. L’artista, da sempre spinto da un sentimento di riconoscenza, si mostra sempre estremamente disponibile con le centinaia di fan che lo fermano tutti i giorni, per fare foto, video e autografi”
Il video è stato pubblicato dalla Gazzetta di Modena: si tratta di pochi secondi di una clip in cui Sfera Ebbasta viene affiancato da quello che gli sembra un fan. Quel giovane a caccia di selfie appena dietro di lui è invece Ugo Di Puorto, uno dei giovani indagati, di ritorno dalla Lanterna Azzurra dove – secondo l’accusa – aveva appena spruzzato con i suoi complici uno spray al peperoncino scatenando il panico e una calca in cui sono morte sei persone. Il video, riporta la Gazzetta, è stato pubblicato dallo stesso Di Puorto sul suo profilo Instagram e poi rimosso. Ugo incalza il trapper che risponde ‘Yeah, the king, Sfera Ebbasta‘. Sfera mima il gesto del cucirsi la bocca e Ugo dietro: “Sta facendo i soldi mentre voi parlate, parlate, guardatelo”.
Un episodio da cui ora il trapper prende le distanze: “Incontro migliaia di persone ogni giorno che mi chiedono una foto, l’idea di aver incontrato anche uno di quei pezzi di merda mi fa davvero schifo, tanto quanto la disinformazione che viene fatta in questo Paese”, ha detto in una storia sul suo profilo ufficiale Instagram. Parole a cui si aggiungono quelle del suo manager, che dichiara: “Sfera non conosce né ha avuto mai contatti con i criminali che quella sera hanno utilizzato lo spray e ha già espresso un secco pensiero in merito”. Shablo, poi, sottolinea che “la verità non cancella il dolore e purtroppo non cancella ciò che è successo, ma è l’unica cosa che Sfera Ebbasta e tutti i suoi collaboratori desiderano in questo momento, fiduciosi nello sviluppo delle indagini che finalmente iniziano a consegnare degli elementi concreti a questa tragedia. Il dolore che provano le famiglie, purtroppo, non possiamo neanche immaginarlo, e probabilmente non troveremo mai parole adeguate o sufficienti per esprimere il nostro cordoglio. In ogni modo torniamo a ribadire la nostra più totale vicinanza”.