Natalie Cristopher, astrofisica britannica 34enne, è stata trovata morta il 7 agosto a Icaria, un’isola della Grecia. Si trovava in vacanza con il fidanzato ed era scomparsa dal 5 agosto: era uscita per andare a fare jogging ma non è più tornata. Prima di lei Suzanne Eaton, biologa molecolare americana, era stata ritrovata cadavere a luglio in un bunker abbandonato. Un 27enne del posto ha confessato di averla stuprata e uccisa.

Cristopher e il suo compagno erano arrivati sull’isola sabato 3 agosto e avevano programmato una sosta di due giorni prima di ritornare a Cipro. Quando la 34enne non è tornata a casa dopo essere uscita da diverse ore per la corsa mattutina, il fidanzato ha provato a chiamarla, ma il telefono squillava a vuoto. Il giovane ha quindi contattato la polizia che ha iniziato le ricerche. I media hanno riferito che segnali emessi dal telefono della scienziata sarebbero stati rilevati su un’isola vicina e gli agenti hanno quindi iniziato a setacciare, con un elicottero e i cani, un’area di 254 chilometri quadrati. Per collaborare alle ricerche è stata chiamata anche una squadra di supporto dalla vicina isola di Samos. L’unico indizio disponibile era un campione di sangue trovato sulle lenzuola della camere d’albergo della coppia. Il corpo della giovane astrofisica è stato ritrovato riverso in un dirupo, ma le cause del decesso non sono ancora state stabilite. E glki investigatori non escludono che si sia trattato di un incidente.

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