Tutto come previsto, almeno riguardo al voto. Il Senato ha approvato le mozioni (quattro) a favore del Tav Torino-Lione, nel giorno del duello finale tra Lega e M5s sul via libera all’opera. Respinta quella del Movimento 5 stelle. Così la maggioranza che sostiene il governo di Giuseppe Conte (che non si è mai presentato in Aula, ndr) si è spaccata. Anzi si è proprio sdoppiata, con tanto di rappresentazione plastica. Si sono ignorati all’entrata come all’uscita i due vicepresidenti del Consiglio, Di Maio e Salvini, che non si sono nemmeno salutati. Dopo il verdetto, stati d’animo opposti. Mentre, tra le proteste e gli attacchi del Partito democratico (“A casa”, urlavano contro il governo, ndr), il capo politico del Movimento usciva dall’emiciclo in direzione opposta a quella di Salvini, il vicepremier leghista esultava insieme ai suoi senatori, da Siri a Garavaglia.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione