Il Carroccio sale al 36 per cento nei consensi e, se si votasse domani, la coalizione di centrodestra compatta raggiungerebbe il 50,6%. Il Movimento 5 stelle è stabile al 17, con una leggera crescita rispetto al 26 giugno dello 0,5. In calo il Partito democratico (20,5%) e Forza Italia (7,1%). E’ questo lo scenario dell’istituto Ipsos per il Corriere della sera, realizzato sulla base di un sondaggio tra il 30 e il 31 luglio 2019. Mentre a Palazzo Chigi, nonostante l’imminente pausa estiva, si è aperto uno dei momenti più tesi per il governo, anche l’analisi dei consensi dei singoli partiti avrà un suo peso nelle valutazioni degli alleati.
Chi beneficia di più di due punti di crescita rispetto al 26 giugno scorso è appunto la Lega che passa dal 33,3 al 36% dei consensi. Alle Europee il Carroccio aveva ottenuto il 34,3, mentre alle politiche il 17,4%. Sul fronte del centrodestra sale anche Fratelli d’Italia: passa dal 6,7 al 7,5 per cento dei consensi. E, anche seppur simbolicamente, segna il sorpasso di Forza Italia che invece scende dal 9,3 al 7,1 %.
Per i 5 stelle lo scenario è quello della stabilità rispetto alle elezioni Europee. Anzi, nella settimana che precedeva il voto sul Tav, ma durante la quale già era stato annunciato il via libera di Conte per la grande opera, i grillini hanno guadagnato lo 0,5 per cento dei consensi passando da 17,3 al 17,8%. Si tratta pur sempre di un risultato fortemente ridimensionato rispetto alle politiche del 2018, quando presero il 32,7 per cento dei voti. Proprio questo forte calo sta pesando nelle richieste della Lega di riequilibrio delle forze di governo.
Segnala un calo infine il Partito democratico. Passa dal 21,2 al 20,5% dei consensi, meno ancora rispetto alle elezioni Europee quando arrivarono al 22,7%. Tra le forze minori da segnalare la crescita, se pur debole, de la Sinistra (da 1,7 delle Europee al 2 per cento nei sondaggi Ipsos) e il leggero calo di Europa Verde dal 2,3 del voto di maggio all’1,9 per cento dei consensi. Infine +Europa segna una lievissima crescita: da 3,4 delle Europee al 3,5%.