L'attore statunitense ieri è partito per Lampedusa ed è salito a bordo della Open Arms per portare viveri e soccorsi ai 121 migranti a bordo. L'attivista ha parlato anche della situazione politica odierna che vede una "generazione di politici che mette la propria energia nel dividere le persone". Meloni: "L'Ong e Richard Gere da quanto tempo hanno concordato questo spot?"
È botta e risposta tra Matteo Salvini e l’attore Richard Gere che ieri è salito a bordo della nave di Open Arms per portare viveri e soccorsi ai 121 naufraghi. L’attivista, rimasto molto colpito della situazione sull’imbarcazione, in conferenza stampa a Lampedusa, incalzato dai cronisti, ha commentato la situazione italiana. “Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi – ha detto inizialmente Gere – Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta”.
Poi, però, non è mancato un commento al decreto sicurezza Bis: “Ero in vacanza con la mia famiglia vicino Roma quando ho saputo dell’approvazione del decreto. Non ci potevo credere, non potevo credere che i miei amici italiani potessero tirare fuori una cosa simile, così ho chiamato i miei amici della Open Arms e mentre parlavo con loro ho deciso: in 10 minuti ho fatto i pacchi, sono saltato su una macchina e sono arrivato in aeroporto a Roma”. Immediata la risposta del principale sostenitore del provvedimento, Matteo Salvini. “Richard Gere è incredulo per l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis: sicuramente è colpito favorevolmente dalle scelte a favore delle Forze dell’Ordine e contro scafisti e criminali. L’Italia le attendeva da anni – ha commentato il leader leghista – In compenso, visto che il generoso milionario annuncia la sua preoccupazione per la sorte degli immigrati della Open Arms, lo ringraziamo: potrà portare a Hollywood, col suo aereo privato, tutte le persone a bordo e mantenerle nelle sue ville. Grazie Richard!”.
Non sono mancati attacchi all’attore anche da parte di altri rappresentanti politici, come Giorgia Meloni, convinta che la visita di Gere sulla nave sia stata tutta una messa in scena. “Secondo i dati ufficiali, il 90% di chi è sbarcato illegalmente in Italia negli ultimi anni è uomo e solo il 10% donna. Ma quando una star di Hollywood come Richard Gere decide di fare la sua comparsata a favore di telecamera su una nave ONG, guarda caso, spuntano per la foto moltissime donne – ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia – Perché per i nuovi schiavisti è più facile fare propaganda immigrazionista facendo vedere donne e bambini che non solo uomini adulti (come avviene di solito). Ci prendono per scemi? Open Arms e Richard Gere da quanto tempo hanno concordato questo spot?”.
L’attore statunitense ha poi parlato in generale della situazione politica di entrambi i paesi, l’Italia e il suo. “Non sono italiano e sono restio a parlare della situazione politica italiana odierna. Anch’io vengo da un paese dove la situazione politica è bizzarra e dove viene demonizzato chi arriva dal Messico, da El Salvador, da Panama, dall’Honduras – ha aggiunto – Sembra che ci sia una generazione di politici che mette la propria energia nel dividere le persone, come se nel dividere ci fosse del guadagno, che è una cosa idiota. Ma siamo tutti interdipendenti”. L’attivista ha poi ricordato la condizione delle 121 persone che da giorni sono a bordo della nave, a cui si sono aggiunte nella notte altri 39 migranti. “Ci sono persone che vivono ammassate tra di loro e se la condizione non è peggiore è grazie ai volontari della nave”, ha detto Gere, ricordando che senza il lavoro delle Ong, i naufraghi “sarebbero morti”.