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Gerusalemme, scontri nella Spianata delle Moschee tra fedeli islamici e polizia: decine di civili feriti

Le forze dell'ordine israeliane, secondo quanto riportano i media, hanno sparato per lo più proiettili rivestiti di gomma, schegge di granate assordanti e gas lacrimogeni. Erano circa 100mila i musulmani arrivati nel luogo sacro per celebrare la Festa del Sacrificio

Disordini e scontri si sono verificati questa mattina nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, dove si trovavano circa 100mila fedeli islamici per celebrare la Festa del Sacrificio. Secondo quanto dichiarato da un portavoce della polizia, al termine delle preghiere ci sono state delle tensioni. Decine i civili rimasti feriti, secondo la agenzia di stampa palestinese Wafa. Le forze dell’ordine israeliane, secondo quanto riportano i media, hanno sparato per lo più proiettili rivestiti di gomma, schegge di granate assordanti e gas lacrimogeni.

L’area, che per gli ebrei è conosciuta come Monte dei Tempio, era già stata chiusa agli israeliti, proprio per la sovrapposizione di due festività: la Id al-Adha musulmana e la 9 di Av, giorno di lutto e digiuno nel calendario religioso luni-solare del Giudaismo che ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme. La decisione è stata molto contesta da esponenti della destra nazionalista. Il ministro dei trasporti Bezalel Smotrich l’ha definita “una resa al terrorismo dei facinorosi” e ha fatto appello al premier Benyamin Netanyahu affinché chiuda la Spianata ai palestinesi nei prossimi giorni.

Dopo gli incidenti, sulla Spianata è poi tornata la calma e la folla, secondo fonti locali, ha cominciato a lasciare l’area.