“Tutti sono tenuti a osservare i limiti imposti dal diritto internazionale umanitario“. È questo il nuovo monito lanciato da papa Francesco nell’Angelus in piazza San Pietro ricordando che “domani ricorre il 70° anniversario delle Convenzioni di Ginevra, importanti strumenti giuridici internazionali che impongono limiti all’uso della forza e sono volti alla protezione di civili e prigionieri in tempo di guerra”. Parole che si aggiungono a quanto detto nei giorni scorsi da Bergoglio in un’intervista alla Stampa, in cui aveva ammesso di essere “preoccupato perché si sentono discorsi che assomigliano a quelli di Hitler nel 1934″.
Facendo riferimento alle continue morti nel Mediterraneo di chi, dalla Libia, intraprende il viaggio della speranza verso l’Europa ma anche ai 160 migranti salvati dalla nave dell’ong Open Arms e bloccati da giorni al largo di Lampedusa, il Pontefice ha auspicato che “questa ricorrenza renda gli Stati sempre più consapevoli della necessità imprescindibile di tutelare la vita e la dignità delle vittime dei conflitti armati, proteggendo le popolazioni inermi e le strutture civili, specialmente ospedali, scuole, luoghi di culto, campi profughi. E non dimentichiamo – ha sottolineato il Papa – che la guerra e il terrorismo sono sempre una grave perdita per l’intera umanità”.