Il leghista Gianni Precoma è diventato sindaco di Caerano San Marco, alle porte di Montebelluna (Treviso), con una maggioranza a dir poco bulgara: il 70,24 per cento dei voti, con una coalizione di centrodestra. E in pochi mesi si è già conquistato l’epiteto di sindaco-sceriffo, per aver fatto del tema della sicurezza un cardine della sua amministrazione. Ma proprio questo attivismo gli è costato caro.
Ha cercato di convincere un gruppo di nomadi, che si era accampato in zona industriale, a lasciare il paese. Ma, secondo quanto racconta, è stato circondato, malmenato e preso a pugni. Con il volto tumefatto ha chiesto aiuto ed è stato soccorso da un’ambulanza che lo ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna. Ha già annunciato che non si farà intimidire e che è intenzionato a presentarsi ai carabinieri per presentare denuncia. I reati di percosse e oltraggio sono aggravati dal fatto che il primo cittadino è un pubblico ufficiale e che in quel momento stava cercando di risolvere un problema di campeggio abusivo.
Precoma è intervenuto da solo, perché il vigile del paese è in ferie. Lo aveva già fatto una settimana prima, quando aveva convinto ad andarsene lo stesso gruppo, che era accampato con una tenda, un camper e una Fiat Punto in via Lepanto. Alcuni cittadini si erano lamentati della presenza abusiva e dei rifiuti abbandonati nella zona. “I nomadi non hanno protestato, né opposto resistenza, se ne sono andati quasi subito e io ho ripristinato le transenne” aveva spiegato il sindaco in quella occasione. “Mi sono sentito di intervenire viste le continue segnalazioni che mi sono giunte. Prima di andarsene hanno soltanto detto di non avere responsabilità nel costante abbandono di rifiuti”.
In realtà si sono spostati di alcune centinaia di metri, sempre nella zona industriale di Caerano, in via dell’Artigianato. Nonostante si trovasse nel Bellunese e nonostante l’assenza dell’unico vigile urbano, il sindaco ha fatto rientro in paese. Ma questa volta l’accoglienza è stata molto diversa. “Mi hanno letteralmente pestato, sporgerò denuncia ai carabinieri contro queste persone”. Non sarà difficile identificarle, visto che da anni si aggirano per Caerano. La precedente amministrazione aveva piazzato delle transenne nella zona, per evitare che stazionassero in un piazzale regolarmente insozzato di rifiuti. “È allucinante che un sindaco di quelli che amano la propria terra, il decoro urbano e vuole tutelare i suoi cittadini, intervenuto soltanto per far osservare leggi e regolamenti, venga pestato brutalmente a sangue” ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia.
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