“Alleanza col Pd? Sul taglio del numero dei parlamentari è possibile che ci sia una convergenza, ma al momento si deve limitare a questo. Dopodiché vediamo cosa succede”. Così, ai microfoni di “Ma cos’è quest’estate”, su Radio24, il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli, circa un possibile accordo col Pd anche sulla manovra finanziaria.
E aggiunge: “Con la Lega è tutto finito, non c’è nessuna possibilità di ricucire perché non ci sono le condizioni. Ma ovviamente è un divorzio voluto dai leghisti. Non ho acredine nei confronti della Lega, sono un po’ incazzato con Salvini. Penso però che in questo anno e due mesi di governo tra i gruppi parlamentari del M5s e della Lega ci sia stato un rapporto ottimo. E questa cosa non si dimentica. Ho comunque la massima fiducia nel presidente Mattarella che, come sempre, saprà fare le scelte giuste”.
Alla domanda della giornalista Elisabetta Fiorito, che gli chiede se il futuro candidato premier M5s sarà Giuseppe Conte, Patuanelli risponde: “Il nostro capo politico è Di Luigi Maio, non c’è alcun commissariamento. Per il candidato alla presidenza del Consiglio ci sono diverse possibilità. Vedremo nelle prossime settimane. Sorrido perché quando Di Maio fa delle scelte legate al suo ruolo di capo politico si dice che è l’unico ‘padrone’ del M5s e che decide tutto lui. Quando invece si apre, come in questo caso, una serie di incontri per avere delle decisioni collegiali, si parla di commissariamento di Di Maio. La forza del M5s è sempre stata nell’avere molte posizioni, molte teste, molte persone che parlano dei vari temi. E questo – continua – ha fatto sempre emergere la qualità dei singoli in un contesto comunque collegiale. Così continua ad essere. Certamente negli scorsi mesi ci sono state delle frizioni all’interno del M5s, è inutile negarlo. Ma quello che sta succedendo ha ricompattato totalmente il M5s, da Beppe Grillo all’ultimo degli attivisti. Anche sui social le reazioni che abbiamo visto sono esattamente in questo senso. Quindi credo che il M5s sia pronto ad affrontare qualsiasi sfida elettorale, in qualsiasi momento, più forte di prima”.
E spiega: “Cosa chiederemo oggi nella riunione dei capigruppo a Palazzo Madama? Chiederemo di ascoltare il presidente Conte, che ha chiesto di poter venire a riferire alle Camere sulla situazione in atto. Bisogna ascoltare il presidente del Consiglio e certamente, se sarà crisi, sarà una crisi trasparente in Parlamento, e non certamente da una spiaggia“.
Il senatore M5s puntualizza: “L’unica cosa certa è che oggi Salvini ha gettato la maschera, perché ha detto di voler proporre un patto con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Quindi, questo era il disegno di Salvini: tornare con Berlusconi. Alleanza coi renziani? Non c’è da fare nessuna alleanza con nessuno. Certamente – prosegue – aver aperto una crisi di governo l’8 agosto, come ha fatto Salvini, è stata una scelta veramente incomprensibile e pericolosissima per questo Paese. Anche se andassimo a votare subito, è impensabile che ci possa essere un governo prima di fine novembre. E la legge di bilancio deve essere fatta prima, altrimenti non si può scongiurare l’aumento dell’Iva”.
Patuanelli ribadisce che il M5s non si aspettava questo voltafaccia della Lega: “Credo che ia motivata da tre ragioni: non voler realizzare il taglio del numero dei parlamentari, la volontà di Salvini di concretizzare il suo successo alle Europee, tornare con Berlusconi per fare una riforma della giustizia, che sicuramente non è quella che vogliamo fare noi”.