Monitorare gli scompensi cardiaci può migliorare sensibilmente la vita dei pazienti e ridurre il numero dei ricoveri ospedalieri. In quest’ottica Vectorious ha realizzato V-LAP, il primo microcomputer wireless per il monitoraggio cardiaco. L’azienda produttrice sta conducendo una sperimentazione clinica internazionale che coinvolge anche l’Italia. Il primo intervento è stato realizzato presso l’Università degli Studi di Firenze, il secondo al Polo di Scienze cardiovascolari e toraciche del Policlinico Gemelli.

La sperimentazione, così come l’impiego su larga scala qualora tutti i test fossero positivi, riguarda esclusivamente persone affette da insufficienza cardiaca, una patologia che solo in Italia affligge fra 600 e 750mila pazienti e rappresenta la prima causa di ricovero negli over 65. Il professore Filippo Crea, direttore del Polo di Scienze cardiovascolari e toraciche del Policlinico Gemelli IRCCS, ha spiegato che “se il trial darà risultati positivi, si tratta di un potenziale balzo in avanti nell’ambito della telemedicina e della medicina personalizzata”.

L’obiettivo di questo dispositivo è migliorare la qualità della vita di coloro che soffrono di insufficienza cardiaca e contribuire a ridurre il numero delle ospedalizzazioni. Il dispositivo è inserito nel setto interatriale (che separa le due camere cardiache chiamate atri) e consente di raccogliere e fornire con la massima rapidità dati molto accurati 24 ore su 24. Il sensore non è alimentato da batterie e può funzionare per l’intera vita del paziente. Si carica in remoto dall’esterno, e trasmette wireless le informazioni sull’attività cardiaca del paziente direttamente ai medici e all’ospedale, dove i tracciati saranno analizzati dai cardiologi.

L’intervento per il posizionamento del dispositivo è mininvasivo, a basso rischio e richiede al massimo un’ora. I dati forniti sono analizzati con Intelligenza Artificiale e machine learning così da poter intervenire su eventuali problemi in una fase precoce.

Oren Goldshtien, amministratore delegato di Vectorious, si dice sicuro che “il sistema di monitoraggio V-LAP possa rivoluzionare l’approccio al trattamento dell’insufficienza cardiaca e migliorare la condizione dei pazienti, aiutandoli ad affrontare i problemi legati all’insorgere dello scompenso”. Come precisa il professore Crea, questa tecnologia è esordiente e si dovranno condurre valutazioni accurate prima di affidarsi ai suoi dati: “V-LAP è il primo microcomputer wireless per il monitoraggio cardiaco al mondo e apre una nuova finestra di opportunità nella gestione dei pazienti scompensati; dovremo ovviamente prima dimostrarne l’efficacia e la sicurezza a lungo termine”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Per indovinare il PIN dello smartphone basta ascoltare il suono delle dita quando toccano lo schermo

next
Articolo Successivo

Officina industriale 2.0 con i robot intelligenti capaci di collaborare e gestire eventi imprevisti

next