L'allarme piombo era scattato a giugno quando nel sangue di un bambino erano state trovate tracce del metallo superiori al limite di sicurezza.
L’allarme piombo era scattato a giugno quando nel sangue di un bambino erano state trovate tracce del metallo superiori al limite di sicurezza. Dopo settimane polemiche sono cominciate le operazioni di bonifica nel quartiere che circonda la cattedrale di Notre-Dame avvolta dalle fiamme lo scorso 15 aprile, una delle zone più frequentate da parigini e turisti. A fine luglio, il cantiere era stato sospeso per scongiurare il rischio intossicazione degli operai presenti sul posto. Nei giorni successivi sono seguite critiche, anche durissime, contro il comune guidato dalla sindaca Anne Hidalgo, accusata di non aver rivelato per tempo la portata della nube tossica nel cuore di Parigi e di aver adottato troppo tardi le necessarie misure cautelative.
La settimana scorsa il comune aveva respinto la richiesta, invocata da associazioni e sindacati, di confinare, ‘impacchettandolo’ in un apposito involucro, l’intero cantiere. Riuniti sul sagrato della chiesa il 5 agosto, sindacati e associazioni erano poi tornati a lanciare un forte messaggio di preoccupazione circa la salute dei lavoratori intervenuti all’interno o nei dintorni dell’edificio. Tra questi, venivano citati anche i vigili del fuoco, gli addetti alla pulizia, i poliziotti, ma anche gli esercenti dei bar e ristoranti del circondario, nonché gli storici librai all’aperto dei Lungosenna, i cosiddetti ‘bouquinistes’. A fine luglio, il cantiere era stato sospeso per “qualche giorno”, il tempo di rivedere le norme di precauzione sanitaria per gli operai impegnati nel cantiere. Secondo un rapporto dell’Ispettorato del Lavoro, le norme anti-piombo non venivano “sufficientemente” osservate od applicate. Inoltre, due scuole del quartiere, che in questo periodo accoglievano circa 180 bambini per attività ricreative estive, sono state chiuse per “precauzione” per l’elevata concentrazione di piombo riscontrata nei rispettivi cortili. In totale, sono oltre 160 i bimbi, potenzialmente a rischio contaminazione, sottoposti a test medici in queste ultime settimane.
La pulizia ad ultra-pressione ha l’obiettivo di liberare la zona dalle polveri di piombo sprigionatesi dall’edificio durante l’incendio riguarda il sagrato della cattedrale e le zone limitrofe. La bonifica, che impone la chiusura di una parte della zona intorno alla cattedrale, dovrebbe concludersi il 23 agosto. In totale, sono circa 10.200 i metri quadri oggetto dell’operazione.